Le parole del presidente della Formula 1 gettano ombre e fanno tremare i tifosi della Formula 1: possibili novità in arrivo?
Il calendario della Formula 1 potrebbe regalare grandissime sorprese e stravolgimenti nei prossimi anni. Sembra che d’improvviso il mondo intero abbia riscoperto la passione per i motori, e, solamente nel corso dell’ultimo anno, sono diverse le nazioni che hanno mosso passi per avanzare la propria candidatura per ospitare ufficialmente un gran premio.
Tra le ipotesi più accreditate c’è quella di un ritorno in Africa, con Rwanda e Sudafrica che attendono novità. Nelle scorse settimane, poi, è spuntata fuori anche l’intenzione della Thailandia, a cui si sono aggiunte Corea del Sud e Argentina e a cui se potrebbero aggiungere altre ancora. Sebbene questo enorme interesse faccia enormemente piacere, perché significa che i lavori della Federazione stanno procedendo nella direzione giusta e stanno riconquistando i tifosi, persiste tuttavia un limite logistico e di calendario. In sintesi, le richieste sono decisamente superiori rispetto alle date disponibili.
Addio al Gran Premio di Italia? La rivelazione di Domenicali
Ecco perché la Formula 1 sembra procedere verso una soluzione inedita: l’alternanza stagione per stagione di alcune tappe. In tal senso, appare già indicativo il rinnovo per 6 anni dell’accordo con SPA ad esclusione di due anni: il 2028 e il 2030. Significa, quindi, che in quelle due stagioni ci sarà un nuovo circuito in sostituzione del tracciato del Belgio. E ciò che a questo punto si chiedono i tifosi italiani e, in particolare, della Ferrari è se anche le due tappe italiane possano rientrare in questa rotazione.
Il presidente e CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, è stato interrogato anche su questo tema nel corso di un’intervista concessa ad Autosprint. L’ex Team Principal della Ferrari ha fatto il punto della situazione: “Il contratto con Monza è stato rinnovato con degli importanti impegni in termini di lavori di ammodernamento delle infrastrutture. Quello che è stato fatto a Monza lo scorso anno è stato soltanto un primo passo necessario. Il concetto che avere la fortuna di essere considerato un luogo storico non vuol dire che deve restare vecchio. Storico è un valore solo se proiettato al futuro”.
E ha proseguito, puntando piuttosto i riflettori su Imola: “L’impianto brianzolo deve ammodernarsi. E devo dire che il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ci ha messo la faccia nel prendere certi impegni e senza il suo impegno sarebbe stato difficile chiudere certi accordi. È chiaro che c’è stato l’apporto significativo a livello governativo della Regione per la parte economica. Adesso dobbiamo capire per Imola”.
Sulla tappa emiliana si è espresso così: “Imola ha la volontà di proseguire e portare avanti un progetto. L’Enzo e Dino Ferrari è un circuito importante che potrebbe rientrare nella logica delle rotazioni, ma non con Monza. Certamente, se in Brianza non rispettassero gli accordi presi, ci sarebbe già pronta una candidatura forte con Imola. Mai dire mai. Prima dell’inizio della prossima stagione avremo la definizione della posizione del futuro”.