Nonostante un posto da titolare in griglia, l’avventura di Jack Doohan con la Alpine potrebbe giungere presto al capolinea.
In casa Alpine si respira un’aria piuttosto nuova. Dopo le difficoltà della stagione passata, la scuderia francese punta ora a migliorarsi nel 2025 e dare avvio ad un progresso di crescita che, nei progetti del team, dovrebbe portare le vetture a competere anche per i gradini più alti del podio entro qualche anno. Flavio Briatore non vuole perdere tempo ed è tornato in gioco per provare un’impresa che già gli riuscì un ventennio fa con la Renault.
Al fianco di Pierre Gasly, ormai un volto noto della Formula 1, la Alpine ha deciso di dare fiducia a Jack Doohan, già lanciato nell’ultimo gran premio della stagione ad Abu Dhabi al posto di Esteban Ocon. Una scelta probabilmente sorprendente, ma come ha spiegato il manager italiano, il rapporto con il pilota francese era ridotto ormai ai minimi termini e la scuderia ha ritenuto che fosse giusto puntare su talenti emergenti. E tuttavia, l’australiano non sembra essere però l’unico su cui il team della Alpine vuole puntare.
Alpine, ribaltone immediato tra Doohan e Colapinto?
Il posto di Jack Doohan in Alpine non sembra essere così saldo. Innanzitutto perché ha un contratto (estendibile) che per ora vale solamente per le prime 5 gare della stagione. In secondo luogo, perché la scuderia ha aggiunto al proprio schieramento anche Franco Colapinto, fresco ingaggio dalla Williams e vero pupillo di Flavio Briatore. E dunque, la possibilità di una sostituzione volante pare proprio dietro l’angolo, anche perché lo stesso Briatore non ha negato in alcune interviste di esser pronto a cambiare in caso di risultati insoddisfacenti.
Se da un lato, dunque, è inevitabile che sia forte la pressione sulla posizione di Jack Doohan, dall’altro lato la scuderia prova comunque a mantenere un certo equilibrio. “Non è stato corretto ciò che è stato scritto nei suoi confronti dai leoni da tastiera. Jack avrà le sue opportunità. L’ingaggio di Colapinto non è stato fatto per mettergli pressione, ma per offrire un’altra opzione per il futuro”, ha spiegato il boss della Alpine Oliver Oakes al podcast James Allen On F1.
Poi ha motivato ancora la scelta di ingaggiare il pilota argentino: “Siamo rimasti colpiti dal livello espresso, anche se nelle ultime gare ha forzato troppo. La domanda è capire se gli errori siano stati una conseguenza della pressione per strappare un contratto o se siano legati ai limiti della monoposto, che ha dovuto gestire situazioni difficili a livello tecnico. In ogni caso, la velocità mostrata è stata impressionante”.