Il team principal della Mercedes riflette sulla scelta di lanciare il giovane rookie e tira in ballo anche Verstappen e Hamilton.
Manca sempre meno al via ufficiale della nuova stagione di Formula 1. Tra poco meno di un mese verranno svelate le livree delle nuove vetture, mentre a breve cominceranno anche i test per i piloti in vista del prossimo campionato. Tante, tantissime novità in griglia, con McLaren ed Aston Martin che sono le uniche due scuderie a non aver fatto ‘calciomercato’. C’è attesa allora di vedere cosa potrà dare Lewis Hamilton alla Ferrari e viceversa, come risponderà Lawson al fianco di Verstappen, se l’esperienza di Sainz e Alonso potrà aiutare la Williams e la Aston Martin.
E ovviamente, c’è tanta attesa anche per il debutto in pista dei vari rookie. Tra questi c’è anche il giovane Andrea Kimi Antonelli, classe 2006, appena 18 anni, che dovrà raccogliere la pesantissima eredità del posto lasciato vacante da Lewis Hamilton. La scuderia britannica ha deciso di puntare con fermezza sul talento cristallino del pilota italiano, ma il team sa che avrà bisogno del suo tempo per arrivare ad esprimersi ad alti livelli.
Della scelta di Andrea Kimi Antonelli ha parlato recentemente anche il numero uno della Mercedes, Toto Wolff, nel corso del podcast Armchair Experts with Dax Shepard. Il team principal della scuderia ha spiegato e motivato la decisione, facendo inevitabilmente riferimento all’addio di Hamilton ma anche all’opportunità non data, a suo tempo, a Max Verstappen. Una scelta che, a quanto pare, pesa ancora sulla coscienza di Wolff.
“È stata una palla al piede che ci è stata lanciata, e mi sembra ancora strano che Lewis indosserà la tuta della Ferrari e guiderà l’auto rossa. Sarà tutto un po’ surreale, ma avevamo in cantiere un diciassettenne (Antonelli). Non volevo lasciarmelo sfuggire, come ho fatto con Verstappen ai tempi, quando non avevo una macchina per lui. Posso capire il punto di vista di Hamilton, perché non abbiamo avuto successo. La nostra macchina non era abbastanza veloce, certamente lui aveva una mega offerta sul tavolo, e ogni pilota di Formula 1 vuole guidare una Ferrari”.
Un saluto, quello di Hamilton, che suona quasi come un sollievo per Toto Wolff, che ha avuto così la strada spianata per poter promuovere Antonelli senza dover prendere in prima persona scelte drastiche: “Non volevo prendere la decisione, come Mercedes, di lasciare andare il più grande campione di sempre. Forse anche lui si sentiva così, in parte, e sapeva che Antonelli era in cantiere. Era qualcosa che avevo quasi in mente, che sarebbe successo”.
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