Si, la casa con i quattro anelli ha prodotto una motocicletta. Non è come te la aspetteresti ma potrebbe davvero asfaltare qualsiasi rivale, tedesca o non.
La casa tedesca Audi è famosa per due cose: il suo logo con i quattro anelli – abbandonato sull’ultimo modello venduto in Cina – e le sue automobili ad alte prestazioni, tra le più ambite dai guidatori sportivi di tutto il mondo. Le auto del brand sono spesso in competizione con Mercedes-Benz e BMW, quest’ultima produttrice anche di due ruote. E c’è mancato poco che Audi non diventasse anche sua rivale in questo campo.
Pochi lo sanno, dato che si tratta di una storia molto vecchia e su cui il brand non è mai tornato, ma Audi ha prodotto una sua motocicletta tanti anni fa, cosa fatta tra l’altro da un altro “insospettabile” del Gruppo Volkswagen come Lamborghini. Il prodotto nacque, ironia della sorte, basandosi proprio su un modello Motorrad, la BMW R90S su cui il progetto prese di fatto vita.
Il brand tedesco operò questa incredibile operazione negli anni settanta ma, vi anticipiamo già questo, fu un unicum a cui la casa con i quattro anelli non diede alcun seguito. E’ comunque molto interessante sapere che esiste una due ruote con i quattro anelli da qualche parte nel mondo. Cerchiamo di capire, ora, perché il progetto non andò a buon fine e come nacque.
Perché Audi non produce anche motociclette?
Il progetto della Audi Z02 prese vita nel 1975 quando, in modo completamente segreto e noto solo a pochi tecnici deputati allo sviluppo del modello, nacque un progetto volto a recuperare la credibilità di due brand parte della casa tedesca. Si trattava di NSU e DKW, brand che nel periodo prima della Seconda Guerra Mondiale producevano motociclette militari e civili in Germania, ben note ed esportate in tutto il mondo.
La due ruote era una grintosa quattro cilindri che, a seconda del caso, avrebbe montato un motore da 1.100 cc o 1.300 cc. La produzione sarebbe stata affidata ad un impianto installato in Brasile ed il prototipo che potete vedere montava un propulsore di tipo 1.100 da ben 70 cavalli a fronte di un peso di 260 chilogrammi, non male come rapporto peso potenza. Peccato che la dirigenza del brand abbia rigettato il progetto.
Il CEO di allora, il Dott. Schmidt, respinse a priori il progetto, probabilmente perché non voleva che l’azienda si concentrasse sul mercato delle due ruote perdendo di vista il mondo delle auto. Da allora, Audi non si è mai lanciata in un’impresa simile e questo singolo prototipo, anche molto gradevole dal punto di vista estetico, rimase un caso unico e la sola testimonianza di questo progetto.