Caos in casa KTM: l’annuncio arriva all’improvviso e colpisce tutti i tifosi di Bastianini, sono volate parole durissime.
KTM continua ad attirare l’attenzione, ma stavolta nessuno si sarebbe aspettato quello che è effettivamente successo. È arrivato un annuncio decisamente tagliente che ha ricostruito anche tutto quello che è accaduto con Enea Bastianini. Ecco l’intera ricostruzione della vicenda.
Il Motomondiale di questo 2025 si sta avvicinando rapidamente ma non si stanno facendo attendere i colpi di scena, anche se a tutti gli effetti ancora non prendono via i numerosi GP che ci attendono anche in questa stagione. A catturare l’attenzione nelle ultime ore, a tal proposito, è stata una situazione vissuta in KTM.
La stessa KTM dove si è trasferito Enea Bastianini dopo la fine del rapporto con Ducati. Durante le trattative per il passaggio del noto pilota, la Casa non ha messo in chiaro la situazione in cui si trovava e questa mossa non è piaciuta per nulla al suo manager di allora, Pernat. Le sue parole sono state perciò taglienti.
Lo storico manager di Bastianini, ovvero Carlo Pernat, ai microfoni di FormulaPassion.it, ha commentato la vicenda dicendo: “Ora la situazione sembra essere leggermente migliorata, anche se il punto interrogativo per la stagione sono gli sviluppi. Però è chiaro che se potessi tornare indietro il contratto con KTM non lo rifarei”.
“In quel momento, al Mugello quando abbiamo firmato il contratto, era la soluzione migliore dopo Ducati. C’era la fila di piloti che volevano andare in KTM. A Mattighofen ci hanno ricevuto tutti sorridenti. Hanno fatto una cosa veramente brutta, perché loro tutte queste cose le sapevano (della crisi finanziaria senza precedenti, ndr.). Hanno nascosto tutto, non solo a noi ma anche al loro governo, per dire”.
“Non vai a contattare dei piloti così forti se sai che quella è la situazione che c’è dietro. Poi tutto il casino è scoppiato a fine agosto-inizio settembre. Se ci fossero stati dei posti liberi altrove avrei spostato Enea e avrei fatto causa all’azienda, questi sono contratti fraudolenti”.
Sarà utile ricordare che il percorso del pilota e del suo manager non si sono divisi per problemi personali. A pesare sulla scelta sono state solo ed esclusivamente le condizioni del procuratore che, col senno di poi, avrebbe fatto compiere al pilota italiano scelte decisamente diverse.
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