Bagnaia-Marquez, la rivalità si accende: è tutto già scritto (www.panorama-auto.it - Instagram Francesco Bagnaia)
Bagnaia e Marquez correranno questa stagione insieme nel team Ducati e la rivalità sembra essere già bella accesa. Ecco i dettagli.
Il Motomondiale per questo 2025 sta per cominciare ufficialmente e le aspettative, per la Ducati, sono cresciute ulteriormente visto che come compagno di team di Pecco Bagnaia ci sarà Marc Marquez. C’è chi teme la rivalità che potrebbe nascere tra i due piloti e proprio in merito a questo discorso sono arrivate dichiarazioni decisamente nette.
Marquez ha una carriera che parla da sé, mentre Bagnaia con la Ducati ha vinto due titoli e si sta preparando per puntare a vincere anche il terzo dopo un’annata, quella del 2024, che è stata per lo più deludente. A maggior ragione dopo l’infortunio del campione in carica, Jorge Martin (caduto in motocross e costretto ad operarsi per le fratture del radio e dello scafoide), la gara tra i due volti della Ducati GP25 si fa ancora più serrata.
L’obiettivo è quello di partire subito forte, fin dal primo GP che si correrà questo weekend in Thailandia a Buriram. A tal proposito, della prima gara della stagione e del rapporto con il pilota spagnolo suo compagno di squadra, ha parlato direttamente Pecco Bagnaia. Il pilota italiano è uscito allo scoperto e ha parlato chiaramente di tutta la situazione.
Ai microfoni di ‘Sky Sport MotoGP’, Pecco Bagnaia ha dichiarato: “Io penso che la rivalità tra me e Marc sarà un po’ la chiave della stagione, poi ci saranno altri piloti. Per esempio ci saranno Bezzecchi, che nei test è andato molto forte, i piloti del team Gresini e del team VR46. Le Ducati in generale saranno tutte molto veloci”.
“Siamo pronti per cominciare – ha sottolineato il pilota della Ducati – abbiamo fatto un grandissimo lavoro. Mi sono concentrato tantissimo nel capire gli aspetti buoni della moto e abbiamo provato i pezzi nuovi perché era fondamentale iniziare la stagione nel migliore dei modi. In questo weekend finiremo un po’ il lavoro che ci è rimasto, ma siamo pronti”.
“La scelta tecnica fatta per me è forse più conservativa perché fortunatamente non avevamo bisogno di molto, ma di un piccolo miglioramento che secondo me è arrivato. Correre con il motore nuovo sarebbe stato un’incognita che se per caso non ci avesse dato quello che ci aspettavamo per due anni sarebbe stata dura“, ha concluso il pilota.
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