Fernando Alonso e la sua Aston Martin cercano quanto prima di essere competitivi: la sentenza di queste ore, però, è una mazzata per l’asturiano e tutto il team.
Quali saranno i Team che si giocheranno i titoli mondiali in Formula Uno? Guardando a quello che si è visto nel 2024, è lecito aspettarsi che lo scenario resti più o meno invariato. McLaren, detentrice del mondiale Costruttori, ha tutte le carte in regola per cercare di difendere il titolo, mentre Red Bull del campione Piloti Max Verstappen cercherà di far tirare il meglio dalla Scuderia anche in termini generali, con la speranza da parte del Team di Milton Keynes che l’arrivo di Liam Lawson come secondo pilota possa aiutare Super Max. Sullo sfondo, ovviamente, c’è sempre Ferrari, che dal canto suo può giocarsi quella che è, probabilmente, la miglior coppia piloti, ossia Charles Leclerce e Lewis Hamilton.
Qualche dubbio, guardando un po’ più dietro, c’è su Aston Martin, malgrado il progetto sia ambizioso, così come dimostrato dall’arrivo di un mostro sacro della Formula Uno come Adrian Newey. Tutte le speranze sono per il 2026, mentre per la stagione ormai alle porte ci si aspetta un’annata di transizione, in attesa che il nuovo regolamento tecnico entri in vigore.
Formula Uno, Herbert non ha dubbi: sentenza durissima su Aston Martin
Molti si aspettano dei miglioramenti da parte di Aston Martin, che ha come obiettivo dichiarato quello di divenire un top team di Formula Uno a stretto giro.
Ciò, però, potrebbe non arrivare subito, così come sostenuto anche da Johnny Herbert, ex pilota e oggi talent di Sky Sports. Quest’ultimo è apparso molto dubbioso circa le potenzialità, nell’immediato, della Scuderia inglese:
“L’Aston Martin ha la pressione maggiore sulle spalle. Le prestazioni sono state altalenanti e ci vorrà tempo per vedere risultati concreti, nonostante i progressi tecnologici e infrastrutturali”.
Situazione che sicuramente terrà d’occhio lo stesso Fernando Alonso, che non ha mai nascosto le sue ambizioni e che spera di premiare questa parte finale della sua carriera con un titolo Mondiale che avrebbe davvero dell’incredibile, considerando quella che è la carta d’identità dell’asturiano ex Ferrari. Anche da parte dello spagnolo, insomma, le aspettative sono molto alte: un monito che in casa Aston Martin dovranno tenere ben in mente per evitare che la situazione possa eventualmente degenerare.