
Mercedes, ecco cosa propone a UE e USA (www.panorama-auto.it)
La Mercedes ha invitato l’Unione Europea e gli Stati Uniti a cambiare idea sui dazi sulle automobili: di cosa si tratta.
La Mercedes ha invitato l’Unione Europea e gli Stati Uniti a cambiare idea sui dazi sulle automobili per promuovere un commercio più equo e vantaggioso. Ridurre le tariffe porterebbe benefici significativi alle economie di entrambe le sponde dell’Atlantico e favorirebbe una crescita economica globale.
Källenius e la sua visione per un commercio equo
Ola Källenius, il CEO di Daimler AG, uno dei colossi dell’industria automobilistica mondiale, ha recentemente fatto appello ai governi dell’Unione Europea (UE) e degli Stati Uniti (USA) affinché eliminino i dazi sui veicoli importati. In un’epoca in cui le tensioni commerciali possono compromettere le relazioni internazionali, Källenius vede la riduzione delle barriere tariffarie come un passo cruciale verso un commercio equo e reciprocamente vantaggioso. La sua visione non è solo una questione di equità economica, ma si basa anche su fondamentali economici solidi che potrebbero stimolare la crescita sia per le aziende europee che americane. Källenius crede che l’abolizione dei dazi possa fungere da catalizzatore per una cooperazione economica più stretta tra le maggiori economie del mondo, promuovendo così innovazione e sviluppo nel settore automobilistico.
I dazi automobilistici imposti dalle due sponde dell’Atlantico rappresentano un ostacolo significativo per le economie dell’UE e degli USA. Queste tariffe non solo aumentano i costi per i consumatori finali, ma riducono anche il margine di profitto per i produttori. Gli automobili importate si ritrovano in una competizione sleale rispetto a quelle prodotte localmente a causa di queste imposizioni tariffarie. Il risultato è un mercato distorto che limita l’accesso dei consumatori a una più ampia gamma di prodotti e, potenzialmente, a tecnologie più avanzate. L’impatto negativo si riflette anche sul fatturato delle aziende che potrebbero investire in innovazione e ricerca con i capitali risparmiati dall’abolizione dei dazi. In sintesi, i dazi creano una spirale che frena la crescita economica e l’occupazione nei settori legati all’auto.
Vantaggi potenziali di una riduzione delle tariffe
La riduzione o eliminazione dei dazi tariffari sulle automobili potrebbe offrire numerosi vantaggi sia alle case automobilistiche che ai consumatori. Innanzitutto, liberare il commercio dalle barriere tariffarie permetterebbe alle aziende di ottimizzare le loro catene di approvvigionamento, riducendo i costi di produzione e aumentando la competitività internazionale. Questo si tradurrebbe in prezzi più bassi per i consumatori, stimolando una maggiore domanda e generando quindi nuove opportunità di lavoro. Inoltre, senza la pressione aggiuntiva dei dazi, le aziende avrebbero più capitale disponibile per investire in tecnologie emergenti e sostenibilità ambientale, due settori sempre più cruciali per il successo a lungo termine dell’industria automobilistica. Ridurre le tariffe faciliterebbe anche la collaborazione a livello internazionale in ambito di innovazioni tecnologiche e allineamento normativo.

Attualmente, l’UE impone una tariffa doganale del 10% sulle auto importate dagli Stati Uniti, che a loro volta impongono sulle importazioni europee un’aliquota del 2,5% (25% per i veicoli commerciali e pick-up). Donald Trump, però, sarebbe disposto a introdurre i dazi del 25% su tutto l’import comunitario a partire dal 2 aprile. Nel contesto globale attuale, i mercati aperti sarebbero essenziali per il successo del settore automobilistico. La natura della produzione automobilistica, che spesso si avvale di parti e componenti provenienti da diverse regioni del mondo, beneficia immensamente dalla liberalizzazione commerciale. I mercati aperti consentono una maggiore efficienza nella produzione e nell’assemblaggio delle automobili, facilitando la specializzazione delle diverse regioni in fasi specifiche della produzione. Questo comporta una riduzione dei costi e una qualità dei prodotti superiore. Inoltre, la cooperazione.
Dazi zero: un’opportunità per la crescita economica
L’idea di dazi zero rappresenta un’opportunità non solo per il settore automobilistico, ma per l’intera economia globale. Quando due delle più grandi e influenti regioni economiche mondiali, come l’UE e gli Stati Uniti, rimuovono le barriere tarifarrie, ciò stimola una crescita significativa. Le aziende godrebbero di un aumento dell’efficienza logistica e operativa, e sarebbero incoraggiate a espandersi in nuovi mercati, aumentando così le esportazioni. Da un punto di vista del Pil, la crescita sarebbe favorita dalla maggiore competitività delle esportazioni e dal potere d’acquisto dei consumatori, che avrebbero accesso a una più ampia varietà di prodotti a prezzi inferiori. Inoltre, eliminando i dazi, si creerebbe un precedente per altre nazioni, portandole verso un simile percorso di liberalizzazione. Tale movimento avrebbe un effetto domino che potrebbe rinvigorire l’intero sistema economico mondiale, portando ricadute positive persino per settori indirettamente collegati all’automobile.
Guardando al futuro, la speranza di Ola Källenius e di altri leader del settore è che le barriere commerciali vengano abbattute a livello globale, non solo tra UE e USA. Un mondo interconnesso offre opportunità per affrontare insieme le sfide più pressanti, come il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e la transizione verso un’economia digitale. Abbattendo i dazi, si incoraggerebbe una maggiore collaborazione internazionale su vasta scala, con potenziali benefici che vanno oltre il settore automobilistico fino ad abbracciare la tecnologia, la sanità, e l’ambiente. L’obiettivo finale di una cooperazione economica globale è creare un futuro in cui i mercati liberi servano da motore per l’innovazione e la prosperità condivisa. Nonostante le sfide, continuano ad emergere segnali positivi, come i continui sforzi del G20 e di altre organizzazioni internazionali per promuovere un commercio libero ed equo.