Formula Uno, l'ammissione sul pilota - Screen You Tube Formula 1 - panorama-auto.it
La fiducia in Formula Uno è sempre a tempo, solo i risultati possono garantire a un pilota la permanenza nel circus.
Ogni stagione è una storia a sé in Formula Uno, scuderie e piloti sono costantemente sotto osservazione. Critiche e giudizi sono all’ordine del giorno per i protagonisti del circus, i quali possono fermare il fenomeno solo attraverso i risultati. Basta poco per essere nell’occhio del ciclone, solo i risultati possono distogliere l’attenzione sui team e i piloti.
Nel campionato 2025 ci sarà una griglia di partenza totalmente rinnovata, la competizione che inizierà domenica 16 marzo a Melbourne vedrà molteplici cambi nelle line up. Red Bull e Ferrari provano ad impensierire la McLaren con una sostituzione nel proprio scacchiere. A Milton Keynes hanno deciso di sostituire l’esperto Sergio Perez per il rendimento inefficiente avuto nel corso della stagione 2024 di Formula Uno, al suo posto è stato scelto il neozelandese Liam Lawson. A Maranello, invece, è approdato il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Il britannico si regala un nuovo inizio a quaranta anni, proverà ad inseguire l’ottavo titolo mondiale con la rossa. Nuovi stimoli per il finale di una carriera straordinaria che proverà ad arricchire riportando al successo il Cavallino Rampante, il campionato costruttori non viene vinto dalla compagine italiana dal lontano 2008.
A di là dei cambi nelle scuderie al vertice del circus, tanti altri team hanno apportato modiche alla propria line up. Il campionato 2025 di Formula Uno vedrà una griglia di partenza rinnovata, sintomo di come la fiducia nel paddock sia “a tempo”.
Yuki Tsunoda è tra i piloti che maggiormente saranno osservati nel corso della stagione 2025 di Formula Uno. Il giapponese in forza alla Racing Bulls è vincolato da un contratto fino al termine del campionato. Il ventiquattrenne dovrà conquistare la fiducia della scuderia a suon di prestazioni: da convincere è il quartier generale Red Bull. La conferma nella line up del team satellite passa tra i piani alti di Milton Keynes, dove si deciderà se proseguire o interrompere il rapporto con il classe 2000, prodotto del programma giovani della scuderia austriaca (Red Bull Junior Team).
Allo stesso tempo, però Tsunoda è un volto strategico per Honda e il mercato giapponese. Un fattore che, però, non sembra vincolare la Honda. Il presidente del reparto corse dell’azienda giapponese si è espresso così ai microfoni di Motorsport Week:
“Tsunoda ha un accordo di sponsorizzazione con noi, ma è fondamentalmente un pilota indipendente. Noi lo sosteniamo solo come sponsor. Deve cavarsela da solo, è al suo quinto anno, ha le capacità e conosce bene il mondo della F1. Non possiamo fare molto di più per lui. I piloti non possono fare affidamento sulla Honda per sempre. Un pilota del livello di carriera di Tsunoda deve pensare con la propria testa”.
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