Ricordate il coprifuoco in periodo di Covid? L’incubo torna a farsi vivo ma stavolta, solo per gli automobilisti.
Negli ultimi anni, la sicurezza stradale è diventata una priorità per molti governi e istituzioni a livello globale. Con l’Unione Europea che si è posta obiettivi ambiziosi, come quello di ridurre a zero il numero di morti sulle strade entro il 2050, si sta assistendo a una revisione delle normative riguardanti la circolazione stradale, in particolare per i conducenti più giovani e inesperti. Recentemente, infatti, si è discussa la possibilità di un divieto di circolazione per i neopatentati durante le ore notturne, con l’intenzione di aumentare la sicurezza e ridurre il numero di incidenti stradali.
Secondo le ultime notizie, la Commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo ha avviato discussioni su un emendamento alla legge sulla circolazione stradale, che potrebbe cambiare radicalmente le regole per i neopatentati. Tra le misure proposte, spicca il divieto di guida notturna, che comporterebbe una limitazione per tutti i neopatentati di non poter guidare tra le 00:00 e le 06:00. Questa proposta si basa su dati che evidenziano come le ore notturne siano particolarmente critiche in termini di incidenti stradali, in gran parte legati a fattori come l’alcool e la stanchezza.
Il dibattito si è intensificato dopo che la politica francese dei Verdi, Karima Delli, ha suggerito anche un limite di velocità specifico per i neopatentati, stabilendo che non dovrebbero superare i 90 km/h. Questo rappresenterebbe una significativa riduzione rispetto al limite attuale di 130 km/h sulle autostrade, e costringerebbe i nuovi conducenti a utilizzare principalmente la corsia di sinistra. La proposta di Delli si affianca a una richiesta di un secondo esame di guida dopo un periodo di prova, per garantire che i neopatentati abbiano effettivamente acquisito le competenze necessarie per guidare in sicurezza.
Tutti a casa dopo le ore notturne
La questione del divieto di guida notturna ha suscitato diverse reazioni. Alcuni sostengono che tale misura sia necessaria per proteggere i giovani conducenti, mentre altri la considerano una restrizione eccessiva delle libertà personali. Ad esempio, il pensiero politico del Partito Democratico ha espresso un lieve dissenso, suggerendo che i giovani sotto i 21 anni dovrebbero avere limitazioni nella guida ma solo se sono da soli in auto. Tali discussioni rivelano un divario di opinioni su come affrontare il problema della sicurezza stradale, e quale sia il giusto equilibrio tra libertà individuale e responsabilità collettiva.
Oltre ai neopatentati, il nuovo emendamento prevede anche misure per gli automobilisti più anziani. Le nuove disposizioni richiederebbero che i conducenti di età superiore ai 60 anni rinnovino la loro patente ogni sette anni, con ulteriori restrizioni per coloro che hanno più di 70 e 80 anni, dove il rinnovo sarebbe previsto ogni cinque e due anni rispettivamente. Queste misure sono state pensate per garantire che i conducenti più anziani, che possono affrontare problemi di salute o di reattività, siano in grado di guidare in sicurezza.
Una cosa molto importante da sottolineare è quella di non credere alle fake news che girano sul web: no, questa misura non è ancora stata approvata e no, nessuno vuole impedire in senso assoluto la circolazione in automobile dopo le ore 20:00, si tratta di articoli scritti da chi ha male interpretato questa proposta che per ora, riguarda solo le categorie “a rischio” di guidatori europei.