GP in Rwanda a rischio: ci sono dubbi sulla sicurezza - panorama-auto.it - Screen Canale ufficiale You Tube Sky Sport F1
Ci sono dubbi effettivi sulla sicurezza: rischia di saltare uno dei Gran Premi per la Formula Uno, dopo le voci sempre più frequenti delle ultime settimane.
Tra poco meno di un mese e mezzo, finalmente avrà inizio il nuovo campionato di Formula Uno. La volontà di McLaren di imporsi nuovamente e difendere il titolo costruttori, e la volontà di Max Verstappen di raggiungere il suo quinto mondiale di fila sono soltanto due tra gli ingredienti di una stagione, quella ormai alle porte, che si preannuncia aperta a colpi di scena e battaglie da seguire fino all’ultimo chilometro.
Senza dimenticare i numerosi trasferimenti che hanno modificato buona parte dello schieramento di partenza, pronto a sfidarsi nei vari Gran Premi in programma dalla primavera fino al prossimo inverno. Un calendario, quello della Formula Uno, che è ricco di appuntamenti che toccano tutti gli angoli del mondo, ma da settimane si parla della volontà sempre più netta da parte del movimento di ampliare ancor di più gli orizzonti, anche da un punto meramente commerciale. Da qui, tutti i rumors legati a un possibile ritorno in Africa del paddock, dopo un’assenza che dura ormai da decenni. Una delle candidature, però, rischia di essere esclusa per ragioni di sicurezza.
Presto, l’Africa potrebbe fare il suo ritorno nel calendario di Formula Uno, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo molto dal punto di vista burocratico.
Oltre al Sudafrica, altro Paese che si è fatto avanti negli ultimi mesi è il Rwanda, sempre più determinato a voler ospitare un Gran Premio e che mette nel mirino anche, nella migliore delle ipotesi, il 2027. A tal riguardo, però, arriva quella che sembra essere una frenata. Il Rwanda vuole imporsi come polo sportivo a livello internazionale, così come dimostrato dai Campionati del Mondo di Ciclismo e il Tour of Rwanda.
A destare molte polemiche, però, sono le varie situazioni dal punto di vista geopolitico, con le tensioni tra lo stesso Rwanda e la Repubblica Democratica del Congo. La scelta da parte dell’ammiraglia Soudal-QuickStep (team di ciclismo, ndr) di ritirarsi ha sicuramente mandato un segnale molto forte, sollevando dubbi circa un possibile sbarco di un movimento, come quello della Formula Uno, fortemente articolato e complesso, anche dal punto di vista organizzativo oltre che mediatico.
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