Ennesima batosta per Stellantis, che dovrà effettuare un risarcimento milionario nei confronti dei clienti.
L’AdBlue è un liquido fondamentale per i veicoli diesel dotati di tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction). Questa tecnologia è stata implementata per ridurre le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e per rispettare normative ambientali sempre più severe, come quelle della normativa Euro 6C e successive. L’AdBlue è iniettato nel sistema di scarico del veicolo, dove reagisce con i gas di scarico per trasformare gli NOx in azoto e acqua, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale.
Tuttavia, i proprietari di veicoli diesel del gruppo Stellantis hanno segnalato un problema serio: i serbatoi di AdBlue risultavano vuoti anche quando erano pieni, impedendo l’avviamento del motore. Questo ha comportato spese di riparazione considerevoli, fino a 1.200 euro, generando malcontento tra i consumatori.
Problema AdBlue, Stellantis nei guai: cosa è successo
Il recente problema legato all’AdBlue ha attirato l’attenzione su Stellantis, un importante gruppo automobilistico europeo, che si è trovato a dover affrontare le conseguenze di difetti di progettazione nei serbatoi del liquido nei veicoli diesel di marche come Peugeot e Citroen. A seguito di un’indagine condotta dalla Commissione Europea, che ha ricevuto segnalazioni da associazioni di consumatori come Altroconsumo in Italia, Stellantis ha deciso di risarcire i consumatori in tutta Europa. Questa situazione ha portato a un significativo impegno da parte dell’azienda per garantire riparazioni gratuite e rimborsi.
Le associazioni dei consumatori hanno sollecitato un intervento dell’Antitrust dell’Unione Europea. Nel luglio 2023, Altroconsumo e altre organizzazioni europee hanno presentato una richiesta formale di indagine, denunciando la mancanza di trasparenza e chiedendo riparazioni gratuite per i clienti colpiti. Questo ha portato a un’azione legale collettiva, spingendo Stellantis a prendere posizione e riconoscere la gravità della situazione.
Dopo mesi di pressione, Stellantis ha esteso il proprio impegno a tutti i consumatori europei e dello Spazio Economico Europeo. Il risarcimento riguarda i veicoli diesel prodotti tra gennaio 2014 e agosto 2020. Questa decisione è stata accolta positivamente, rappresentando un passo avanti nella tutela dei diritti dei consumatori. Stellantis ha promesso che le riparazioni e i rimborsi saranno gestiti in modo sistematico e trasparente, con le autorità nazionali di protezione dei consumatori pronte a vigilare sull’attuazione di questi impegni.
L’annuncio di Stellantis ha suscitato reazioni miste. Da un lato, i consumatori hanno accolto positivamente la notizia come un riconoscimento delle loro difficoltà. Dall’altro, c’è delusione per i tempi impiegati per arrivare a questa soluzione; molti si sono sentiti trascurati. Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo ai tempi di erogazione dei rimborsi e alla procedura per le riparazioni gratuite. Stellantis ha promesso ulteriori dettagli attraverso i canali ufficiali, ma molti consumatori rimangono cauti.