Rivelazione sorprendente su Carlos Sainz: il dirigente svela tutto a pochi mesi dall’accordo tra il pilota spagnolo e la sua nuova Scuderia, la Williams.
In casa Ferrari, presto sarà la volta di Lewis Hamilton. Manca, difatti, soltanto il primo scatto con la tuta rossa per celebrare un matrimonio che è stato reso noto già nello scorso febbraio. Il sette volte campione del Mondo prenderà il posto di Carlos Sainz, autore di una buona stagione nell’annata che si è appena conclusa. A differenza di quanto (non) si è visto con Hamilton, che non ha potuto girare in Ferrari nei test di fine stagione, lo spagnolo ha potuto correre i suoi primi chilometri con la sua nuova monoposto, ossia la Williams.
In queste ore, però, sono le parole di Flavio Briatore, Executive Advisor di Alpine, a far discutere: il dirigente ha svelato tutti i dettagli in merito ai colloqui avuti con l’ormai ex Ferrari, confermando dunque che Sainz avrebbe potuto firmare con Alpine, piuttosto che con Williams. Una rivelazione che è anche una conferma ai rumors di questi mesi, visto che lo spagnolo è stato accostato a molteplici scuderie, prima di firmare ufficialmente (in modo anche sorprendente) con Williams.
Formula Uno, Briatore spiazza tutti: “Sainz? Voleva pochi anni di contratto”
Invece che con Williams, Carlos Sainz avrebbe potuto legarsi con Alpine: la conferma è arrivata dal dirigente della scuderia francese, Flavio Briatore.
Quest’ultimo ha spiegato che tra le parti ci sono stati dei contatti, ma la volontà da parte del pilota di puntare su pochi anni di contratto, per poi eventualmente liberarsi per un altro top team, avrebbe fermato la trattativa tra Alpine e Carlos Sainz. Briatore, a tal riguardo, ha spiegato che non avrebbe avuto senso puntare su un pilota che avrebbe potuto ribaltare tutto da un momento all’altro, alla prima occasione utile.
Si arricchisce, dunque, di un nuovo retroscena clamoroso questo 2024 di Carlos Sainz, caratterizzato da voci continue in seguito all’addio a Ferrari, che si è consumato in via ufficiale e definitiva in questi giorni. Il tutto, in attesa di un 2025 che da molti addetti ai lavori viene definito di transizione per lo spagnolo, pronto quanto prima a puntare su un top team, appena ce ne sarà occasione. Magari proprio in vista del 2026, quando il paddock potrebbe essere interessato da un altro via – vai di sedili.