Il CEO della Racing Bulls, Peter Bayer, si schiera al fianco di Max Verstappen: il messaggio lanciato ai rivali dell’olandese è da brividi!
Nonostante le difficoltà riscontrate nelle monoposto in occasione della seconda metà di stagione precedente, Max Verstappen è comunque riuscito a mettersi tutti alle spalle, confermandosi il re supremo della Formula 1. Il campione olandese ha messo in bacheca il suo quarto titolo consecutivo, legittimando la sua predominanza nel Circus. Il talento di Max non si discute affatto, ma ciò che ha ogni tanto creato scalpore, polemiche e asti, sono stati i suoi comportamenti sia dentro che fuori dalla pista.
Spesso e volentieri, Verstappen è stato oggetto di critiche, anche pesanti, a causa di alcune dichiarazioni, polemiche o manovre dall’alto tasso di rischio che hanno fatto storcere il naso anche alla FIA in molte circostanze. Per questo motivo, gran parte del Circus non considera il pilota della Red Bull un modello da seguire, almeno per quanto riguarda l’ambito della Formula 1. Chi la pensa diversamente, andando controcorrente con sicurezza, è Peter Bayer. Il CEO della Racing Bulls ha esaltato le capacità di Max, sia come pilota che come persona.
Bayer non ha dubbi: Verstappen è il modello da seguire in Formula 1
L’amministratore delegato della Racing Bulls, Peter Bayer, ha speso parole di grande elogio per Max Vestappen nella sua ultima intervista concessa ai microfoni di ‘racingnews365.com’. Il CEO della società austriaca ha esaltato il campione olandese non solo per il suo talento in pista, ma anche per il suo lato umano. Fattori che, secondo Bayer, lo rendono un’emblema della Formula 1: “Max è il modello della Formula 1 moderna, è stato il migliore nel karting e poi è entrato subito in F1 a 17 anni. Ha persino provocato Jean Todt a cambiare la superlicenza”.
Peter Bayer è rimasto folgorato dalla capacità di Verstappen nell’isolarsi da tutto e tutti, tenendo lontane le critiche e restando focalizzato solo sulla pista: “Come pilota, sappiamo tutti cosa è in grado di fare con quella macchina, ma sono più impressionato da come riesce a ignorare tutti i ‘fuochi d’artificio’ della Formula 1. Ogni giorno arriva con le sue scarpe da ginnastica bianche, i jeans blu e la maglietta della squadra, ed è lì è gentile con tutti, ma è molto concentrato. Non ho mai visto nessuno così concentrato su qualcosa, e poi va a casa a fare gare di simulazione, e questa è una cosa che ammiro molto di Max”.
Bayer racconta il dopo gara a Las Vegas
Peter Bayer ha svelato anche un altro particolare su Max, legato al dopo gara di Las Vegas. Gp in cui il campione olandese mise le mani sul suo quarto titolo mondiale: “Sono andato a trovarlo per congratularmi con lui. Anche in questo caso era lì in piedi con le sue scarpe da ginnastica, i jeans, la maglietta, una birra e una grande aura. Fuori dal paddock, dove non è osservato da un milione di persone, è la persona più gentile e simpatica che si possa immaginare”.
Bayer ha poi aggiunto: “È genuino e divertente. Ha un grande senso dell’umorismo. Forse non dovrei dirlo, perché forse non vuole che la gente lo sappia, ma è spiritoso e molto brillante. Ovviamente è uno dei più grandi di questo sport. Non c’è alcun dubbio su questo. È un privilegio conoscere una persona del genere e lavorare in questo sport quando si vedono cose come in Brasile”.
Il CEO della Red Bull ha concluso l’intervista parlando proprio di quanto accaduto in Brasile, una gara che resterà scolpita nella storia per le gesta di Max Verstappen. Il campione olandese, nonostante lo svantaggio di essere partito dalla 17esima posizione, riuscì a lasciare il segno sul circuito di Interlagos, vincendo il gran premio con un’entusiasmante e avvolgente prestazione: “Ti siedi sul muretto dei box, osservi la tua macchina e ti chiedi cosa sta facendo. È incredibile”.