
Brown attacca Horner - (Screen canale YouTube Formula 1) PanoramaAuto.it
L’ad della McLaren, Zak Brown, attacca la Red Bull: volano parole pesanti!
Resta più viva che mai la rivalità ai vertici tra la McLaren e la Red Bull. Due scuderie che nella passata stagione hanno lasciato il segno, dividendosi i titoli in palio. Seppur solo di qualche punto dalla Ferrari, il team di Woking si è aggiudicato con merito la testa della classifica Costruttori. Mentre la squadra austriaca, nonostante non avesse la macchina più veloce, ha messo le mani sul suo quarto titolo piloti consecutivo, grazie alle gesta iconiche di Max Verstappen.
La rivalità tra Red Bull e McLaren è forte e ad alimentarla ultimamente ci ha pensato l’amministratore delegato della scuderia britannica, Zak Brown. L’ad del team di Woking ha usato parole sorprendenti quanto forti nel corso della sua intervista al Telegraph, ribadendo tra le altre cose di non aver molta simpatica per il team principal della Red Bull, Christian Horner.
Brown punzecchia Horner: l’ad della McLaren non va per il sottile
Zak Brown ha ancora una volta ribadito la sua rivalità con Christian Horner. L’amministratore delegato della McLaren lo ha punzecchiato adottando un linguaggio chiaro e diretto: “Questa faida è vera. Non ci piacciamo: a me non piace come si comporta lui e senza dubbio lui pensa lo stesso di me. Credo tuttavia che sia un bene per lo sport. C’è bisogno di personaggi diversi e di queste rivalità. Alcune sono amichevoli e sportive, altre più feroci, ma è sempre stato così”.
La rivalità tra le due scuderia è nata dopo il caso legato allo sforamento del budget cap 2021 della Red Bull. Da quell’episodio in poi, entrambi i team non si sono risparmiate frecciatine, anche di un certo peso specifico. A rendere il tutto ancor più infuocato, è stato l’exploit della McLaren. Christian Horner ultimamente ha sollevato dei punti di domanda sul team di Woking, contestando l’attenzione da parte dei media e dei tifosi sulla questione gomme. Il team principal della Red Bull, in una delle sue recenti interviste, ha sottolineato di quanto sia strano vedere la McLaren riuscire a scaldare bene i pneumatici senza compromettere in maniera significativa l’usura.

Brown mette becco anche sul futuro di Verstappen
I due team si punzecchiano mediaticamente, con la speranza di creare qualche difficoltà all’uno o all’altro. Zak Brown non perde occasione per mantenere questa rivalità più che viva, come dimostrano le sue ultime dichiarazioni. Per rendere la situazione ancor più incandescente, l’amministratore delegato della McLaren proprio a margine dell’intervista al Telegraph ha voluto dire la sua sul futuro di Max Verstappen, facendo storcere il naso a molti nell’ambiente Red Bull.
Brown ha dato per certo l’addio a fine stagione di Max, indicando la Mercedes come suo prossimo team: “Penso che se ne andrà alla fine di quest’anno, molto probabilmente alla Mercedes. Si è parlato anche di Aston Martin, con l’arrivo di Adrian Newey ma per quanto grande sia Adrian, ed è il più grande di sempre, hai bisogno di un’intera squadra intorno a te. Hai bisogno della cultura. Ci vuole tempo”.
Brown ha anche aggiunto: “Se dovessi scommettere lo farei su Mercedes perché negli ultimi 10 anni, hanno vinto il campionato sette o otto volte. L’anno scorso hanno vinto cinque gare. Hanno stabilità. Inoltre sappiamo che piace a Toto e penso che tutti noi riteniamo che l’HPP (Mercedes High Performance Powertrains) sia il più equipaggiato dal punto di vista delle power unit in vista dei nuovi regolamenti sui motori del prossimo anno”.
Parole che hanno fatto discutere e che hanno chiamato all’attenzione il papà di Max, Jos Verstappen, che ha replicato in modo stizzito: “Cerca solo di seminare zizzania”. La stessa McLaren, prima del rinnovo di Piastri, ha cercato di intavolare una trattativa propria con Verstappen. A riguardo, il campione della Red Bull ha dichiarato: “Se ho parlato con Zak Brown? No, lo ha fatto il mio management, ma la discussione sarà finita quando Brown ha saputo quanto guadagno”. Insomma, la rivalità tra McLaren e Red Bull resta più viva che mai.