
FIA all'attacco: interviene Tombazis (Screen canale YouTube Formula 1) - PanoramaAuto.it 21032025
Il direttore tecnico della FIA, Nikolas Tombazis, ha ritenuto doveroso fare chiarezza sulla nuova direttiva emanata dalla Federazione: la risposta è inequivocabile.
Dopo la sequenza di filmati raccolti nel corso del Gran Premio di Australia, andato in scena sul circuito di Melbourne, la FIA ha deciso di intervenire in gamba tesa, assumendo una presa di posizione forte in merito alla flessibilità delle ali posteriori. Nei giorni scorsi, la Federazione capeggiata dal presidente Mohammed Ben Sulayem ha emanato una nuova direttiva, andata in vigore proprio in occasione del secondo appuntamento della stagione.
Seppur il cambiamento immediato non sia stato preso affatto bene da moltissimi addetti ai lavori, le scuderie già dal Gran Premio in Cina sono passate da una flessione di 2mm a una di 0.5, con una tolleranza di 0.25 per lo scarso preavviso. Una scelta che la FIA, subissata da critiche dopo la nuova direttiva, ha preso sopratutto per evitare nuovi casi di “mini-Drs”.
La FIA passa all’attacco: Tombazis mette le cose in chiaro
In merito alla vicenda, è intervenuto il responsabile dei regolamenti per le monoposto, Nikolas Tombazis. Il direttore tecnico ha fatto chiarezza su quello che è il pensiero della Federazione a riguardo. La FIA non vuole più vedere aperture anomale del flap dell’ala posteriore ad alta velocità sul rettilineo.
In riferimento alla nuova direttiva, Nikolas Tombazis ha rilasciato delle dichiarazioni nette ai microfoni di Sky Sport:
“Quando si parla di flessibilità delle ali c’è sempre un po’ un discorso di presa in giro (da parte delle squadre verso la Fia, ndr). I team sanno bene che devono fare delle ali molto rigide e per quest’anno abbiamo deciso di essere più restrittivi per l’ala anteriore, con alcune modifiche che arriveranno per il GP Spagna, e adesso anche per l’ala posteriore”.

L’ingegnere greco, nonché ex direttore tecnico della Ferrari, ha poi sottolineato:
“È stato abbastanza chiaro fin da subito che le misure prese per quest’anno sull’alettone posteriore erano un pochino insufficienti. Quindi in questo modo, giusto per evitare di doverne discutere per tante gare, abbiamo deciso di essere incisivi e abbiamo fatto questo cambiamento già a partire da questo weekend”.
La scelta che ha spinto la FIA verso delle misure restrittive è nata da Baku:
“La vicenda è partita a Baku ed effettivamente stiamo parlando del mini-Drs, e cioè del rapporto fra il profilo principale dell’ala posteriore e il flap che cambia ad alta velocità. Se il profilo secondario si apre allora si riduce la resistenza all’avanzamento, che poi è il motivo per cui alcuni team lo facevano. Abbiamo installato delle telecamere sulle macchine e abbiamo visto alcuni fenomeni che non ci piacevano ed è per questo abbiamo preso queste contromisure”.