La Red Bull ha messo in atto una vera e propria rivoluzione: l’obiettivo è di blindare Max Verstappen!
Max Verstappen si proietta alla nuova stagione con grande entusiasmo e determinazione, avendo come obiettivo numero uno quello di confermarsi il re indiscusso della Formula 1. Il campione olandese andrà a caccia del record dell’iconico Michael Schumacher di cinque titoli piloti consecutivi. La scuderia sta lavorando al meglio in questa pre-season per regalare a Max una monoposto competitiva al massimo e in linea con il suo stile di guida.
Il team, infatti, sa bene che nella passata stagione quella di Verstappen non è stata la monoposto da battere. Il pilota olandese ha dovuto sopperire alle diverse difficoltà riscontrate nella vettura, decisamente meno performante rispetto agli ultimi anni. La squadra di ingegneri della Red Bull sta facendo di tutto per invertire il senso di marcia, ridando a Max una vettura all’altezza del suo valore. Non sarà facile, sopratutto in seguito agli addi di ingegneri e tecnico di alto spessore.
Rivoluzione Red Bull: il piano del team per tenere Max sul trono della Formula 1
Il team austriaco vuole tenersi stretto Max Verstappen. Nell’ultimo periodo, il campione olandese è finito al centro del mercato piloti, venendo accostato a nomi di scuderie prestigiose come quelle di Mercedes e Aston Martin. Il quattro volte campione del mondo, però, non ci pensa al futuro: “Ho un contratto fino al 2028. Al futuro non ci voglio ancora pensare. Possono succedere un sacco di cose. Ma per ora sono molto contento di dove sono”. Diversamente da Max, il team austriaco ci pensa al futuro e vede come figura chiave sempre il campione olandese.
La scuderia vuole convincere il pilota a rimanere ancora a lungo assicurandogli una monoposto dominante per i prossimi anni. La Red Bull sta operando sotto traccia, mettendo in piedi una campagna acquisti di grande livello per consentire a Max Verstappen di mettere tutti in riga anche in vista della nuova stagione. Secondo quanto riportato dal quotidiano olandese ‘De Telegraaf’, il team austriaco ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione, evitando proclami e comunicati ufficiali.
La Red Bull, con l’intento di restare sui livelli alti, si è assicurata la bellezza di ben 60 nuovi ingegneri, prelevati tutti da team rivali. La scuderia austriaca ha ritenuto necessaria questa super operazione per far fronte ai diversi addii pesanti che il team ha dovuto mandare giù nei mesi scorsi. La maggior parte dei nuovi tasselli sarebbero arrivati dalla divisione power unit della Mercedes, andando a rinvigorire la Red Bull in virtù della collaborazione intrapresa con Ford per il motore del 2026.
La Red Bull ha deciso: il team punta tutto su di lui
Dopo gli addii illustri di Adrian Newey, dello storico direttore sportivo Jonathan Wheatley (prossimo dal passare al team Sauber) e dell’ex capo delle strategie Will Courtenay, promesso sposo della McLaren, la Red Bull ha optato per una soluzione interna. La scuderia austriaca ha scelto Gianpiero Lambiase, noto addetto alle comunicazioni radio con Max Verstappen durante le gare.
La Red Bull, di fatto, ha voluto promuovere l’ingegnere inglese nel ruolo di Head of Racing, confermando comunque la sua presenza al muretto dei box per parlare con il campione olandese. Gianpiero Lambiase, le cui origini sono italiane, avrà un ruolo centrale nel progetto, gestendo dinamiche di scuderia e curando i rapporti con la FIA.
Lawson ha un nuovo ingegnere
Ci sono novità anche in merito al lato del box dedicato a Liam Lawson. Dopo aver silurato Sergio Perez e messo da parte Yuki Tsunoda, la Red Bull ha voluto affidare al giovane pilota il ruolo di vice Verstappen. Lawson avrà Richard Wood come nuovo ingegnere. Il tecnico inglese aveva già spalleggiato Sergio Perez al muretto dei box in un paio di Gp del 2024, quando il titolare Hugh Bird era in congedo per paternità.
Inoltre, diversamente da alcune scuderie, la Red Bull non presenterà in modo formale la nuova RB21 per la stagione 2025. Il tutto sarà svelato solo quando Max Verstappen e Liam Lawson si metteranno alla guida della nuova monoposto in Bahrain, ovvero, a margine dei test che partiranno dal 25 febbraio.