Adrian Newey si toglie qualche sassolino dalla scarpa: il nuovo ingegnere dell’Aston Martin torna a parlare della crisi in Red Bull.
Diversamente dalle precedenti stagioni, la Red Bull nell’annata 2024 ha messo in luce più di qualche semplice difficoltà, rendendosi fragile in alcuni momenti agli occhi delle storiche rivali del Circus. Nonostante ciò, a prendersi nuovamente i riflettori della Formula 1 è stato Max Verstappen, conquistato il suo quarto titolo consecutivo. Le diverse problematiche hanno influito e come nel percorso in campionato della Red Bull, che è costato agli austriaci il titolo Costruttori.
Il team capitanato dal team principal, Christian Horner, ha chiuso la stagione con il trionfo di Verstappen, ma anche con un deludente terzo posto nella classifica legata alle scuderie, finendo alle spalle di Ferrari e McLaren. Di quanto successo nella passata stagione, recentemente ha parlato l’ex Red Bull, Adrian Newey. L’attuale ingegnere dell’Aston Martin ha rivelato come i problemi legati alla monoposto fossero già lampanti dal 2023.
Newey svela i problemi della Red Bull
Le difficoltà in Red Bull erano evidenti già dal 2023, Adrian Newey lo ha affermato con decisione nella sua ultima intervista concessa ai microfoni di ‘Auto Motor und Sport’: “Red Bull, nelle ultime fasi della scorsa stagione, era diventata una vettura più difficile da guidare. Naturalmente, per quanto ciò non si adattasse bene a Max, lui riusciva a gestirlo, mentre Checo no. Già allora si notava una crescente differenza tra i due”.
Secondo l’ingegnere britannico, le prestazioni roboanti viste all’inizio della passata stagione non hanno fatto altro che mascherare inizialmente alcune criticità, presentatesi poi nel momento clou del campionato: “All’inizio del 2024, la macchina era abbastanza veloce da mascherare il problema, ma c’erano segnali chiari che la situazione sarebbe peggiorata. Era una cosa che mi preoccupava, ma pochi altri nell’azienda sembravano consapevoli del rischio. Credo che, forse per mancanza di esperienza, si sia insistito su una direzione di sviluppo senza considerare le conseguenze”.
In seguito, Adrian Newey ha rimarcato: “Non parlo di assetto. Quello può mascherare i problemi fino a un certo punto, ma la questione principale è la gestione delle caratteristiche della vettura e l’adattamento alle diverse piste. Su un’auto senza minigonne sigillate, le instabilità saranno sempre difficili da gestire. Si generano zone a bassa pressione sotto il fondo, ma anche perdite aerodinamiche ai lati. Questo crea problemi man mano che ci si avvicina al suolo, ma allo stesso tempo permette di incrementare la deportanza. Si tratta sempre di trovare il giusto equilibrio”.