![Newey](https://www.panorama-auto.it/wp-content/uploads/2025/02/Newey-09_02_2025-panorama-auto.it_-1024x683.jpg)
F1, Newey tuona: "Ero l'unico a preoccuparsene" (screenshot Youtube) panorama-auto.it
Caos in Formula 1 dopo le parole dell’ex direttore tecnico della scuderia austriaca: ecco cosa ha detto sul 2024.
Il 2024 della scuderia Red Bull in Formula 1 è stato piuttosto complesso. Un periodo di crisi ha messo a dura prova il team che, a secco di vittorie per diversi mesi dopo aver conquistato sette delle prime dieci gare, ha visto vacillare il primo posto in classifica di Max Verstappen. Protagonista della stagione è stato, inevitabilmente, Adrian Newey. L’ingegnere direttore tecnico di Red Bull ha annunciato il suo addio e, di conseguenza, si è messo sotto i riflettori anche per quel che riguarda la crisi del team austriaco.
“Ovviamente parte di ciò era dovuto in particolare alla McLaren e alla Ferrari che hanno fatto un ottimo lavoro con lo sviluppo delle loro auto ma da quello che ho potuto vedere penso che la macchina del 2024, così come nelle ultime parti quella del 2023, stesse iniziando a diventare più difficile da guidare. Max poteva gestirla. Non era adatta a lui, ma riusciva a gestirla, mentre Perez no. Abbiamo anche iniziato, nel ’23, a vedere una differenza maggiore nelle prestazioni tra i compagni di squadra. Ciò è continuato fino alla prima parte del ’24, ma la macchina era ancora abbastanza veloce da poter essere gestita. È qualcosa di cui stavo iniziando a preoccuparmi, ma non molte altre persone nel team sembravano esserne preoccupate“, ha commentato Newey ai microfoni di Auto, Motor un Sport.
Crisi Red Bull, dov’era il problema? Newey critica la scuderia
Adrian Newey. oggi all’Aston Martin in una nuova avventura, ha continuano ad analizzare il 2024 di Red Bull, sottolineando quello che secondo lui era il problema principale.
![Red Bull](https://www.panorama-auto.it/wp-content/uploads/2025/02/Red-Bull-09_02_2025-panorama-auto.it_.jpg)
“Si può mascherare i problemi in una certa misura, ma il problema resta, per me l’assetto è più semplicemente l’ottimizzazione delle caratteristiche della vettura e naturalmente, in una certa misura, del pilota, ma penso che sia esagerato. Si tratta principalmente di integrare le caratteristiche della vettura e poi, ovviamente, delle variazioni da circuito a circuito a seconda della natura della pista – ha proseguito – Da quello che ho visto dall’esterno, ma non lo so, penso che i ragazzi della Red Bull abbiano semplicemente continuato ad andare nella stessa direzione, forse per mancanza di esperienza. Non è una critica, ma il problema è diventato sempre più acuto al punto che persino Max avuto difficoltà a guidare”, ha concluso Newey.