
Verstappen si schiera al fianco di Lawson - (Screen canale YouTube Sky Sport F1) PanoramaAuto.it
Max Verstappen non ha preso per nulla bene il declassamento di Liam Lawson: il pilota olandese lo ha fatto chiaramente capire tramite i social.
Dal Gran Premio del Giappone, Max Verstappen avrà di fianco a sé un nuovo compagno di scuderia. Dopo la falsa partenza di Liam Lawson, la Red Bull ha ritenuto doveroso attuare una modifica alla propria line-up piloti, facendo spazio a Yuki Tsunoda. L’avventura del neozelandese è quindi durata appena due gare. Lawson non ha avuto altro tempo per provare ad esprimersi, il team si è fatto bastare le brutte prove in Australia e Cina. Da Shanghai, di fatto, Lawson tornerà alla guida della monoposto targata Racing Bulls.
Il ben servito fulmineo riservato al pilota neozelandese non è preso affatto bene da Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo, che con Lawson vanta un ottimo rapporto d’amicizia, si è mostrato alquanto perplesso della scelta frettolosa assunta dalla Red Bull. Un’indizio ulteriore è arrivato tramite i social network, dove non è passato inosservato il like di Max al un duro post di van der Garde sullo scambio Lawson-Tsunoda.
Verstappen non ci sta: il campione è dalla parte di Lawson
Max Verstappen si schiera al fianco di Liam Lawson, il “mi piace” al commento di Giedo van der Garde non lascia spazio ad interpretazioni. Al pilota olandese non è andato affatto giù la decisione presa dalla Red Bull. Il quattro volte campione del mondo, come dimostrato dal like al post, condivide a pieno il duro pensiero che l’ex pilota della Formula 1 ha diffuso per criticare la scuderia gestita dal team principal Christian Horner dopo lo scambio Lawson-Tsunoda.
Giedo van der Garde, nonché connazionale di Max, ha usato la mano pesante per descrivere la scelta della Red Bull: “Sono un po’ stanco di tutti i commenti sul fatto che la F1 è lo sport più difficile in termini di prestazioni e che quando si è al di sotto delle aspettative bisogna affrontarne le conseguenze. Sì, devi ottenere prestazioni. Sì, la pressione è pazzesca. Ma a mio parere questo si avvicina più al bullismo o a una mossa di panico che a veri e propri risultati da atleti di alto livello. Hanno preso una decisione – pienamente consapevole – dando a Liam appena due gare di tempo solo per poi annientare il suo spirito”.

L’ex pilota ha poi concluso: “Non dimentichiamo la dedizione, il duro lavoro e il successo che Liam ha messo nella sua carriera fino ad ora per raggiungere il livello in cui si trova ora. Ricordo il mio sangue, il mio sudore e le mie lacrime, e questo per raggiungere la F1. Per non parlare del fatto di guidare per un team di prim’ordine. Sì, ha avuto prestazioni inferiori alle prime due gare, ma se c’è qualcuno che ne è consapevole è lui stesso. Forse è stato lui stesso a suggerirlo, ma se così non fosse auguro a Liam tutta la forza e il coraggio necessari per arrivare in griglia in Giappone. Abbi fiducia in te stesso, alza la testa e dimostra che si sbagliano”.