
Villeneuve torna all'attacco: pioggia di critiche per Lawson - (Screen canale YouTube Wendecar - Audi Zentrum Varese) PanoramaAuto.it
Jacques Villeneuve non c’è andato leggero nei confronti di Liam Lawson: l’ex pilota ha lanciato delle accuse pesanti al neozelandese.
Continua a creare forti discussioni lo scambio ufficializzato in questi giorni dalla Red Bull. Alla scuderia di Milton Keynes sono bastati appena due Gran Premi per trarre delle conclusioni su Liam Lawson. Dopo le deludenti prove in Australia e Cina, il team austriaco ha preferito rispedire il pilota neozelandese alla Racing Bulls, facendo spazio a Yuki Tsunoda. La situazione è stata analizzata anche da un grande ex della Formula 1, Jacques Villeneuve. Il campione del mondo 1997 ha usato la mano pesante nei confronti di Liam Lawson, dando un giudizio pesantissimo.
Villeneuve punge Lawson: l’ex pilota rincara la dose
Che tra Jacques Villeneuve e Liam Lawson non scorra buon sangue lo si era capito già al termine della passata stagione. A margine del rush finale del campionato, l’ex pilota di Formula 1 andò all’attacco del neozelandese definendolo con il termine presuntuoso. A distanza di qualche mese, il pensiero di Villeneuve non è affatto cambiato.
Nonostante ciò, l’ex campione della Williams non si aspettava un cambio così repentino da parte della Red Bull: “Queste due gare non sono servite a molto per lui nel paddock è molto semplice e questo è il rischio. Quando inizi con la Red Bull devi essere subito al top. Questo è il prezzo da pagare per essere inseriti nella squadra migliore. Vuoi correre questo rischio? Bene, ma il rovescio della medaglia è che pagherai un caro prezzo se non funziona. Le cose stanno così, ed è così che dovrebbero essere. Pensavo che avrebbero potuto concedergli altre tre gare al ritorno in Europa, in modo da poter prendere una decisione ponderata”.

Secondo Jacques Villeneuve, il giovane Lawson paga la sua arroganza: “Bisogna tenere presente che è entrato in F1 in modo molto arrogante, dicendo che sarebbe stato fantastico e che aveva un atteggiamento da vero pilota. Quando i risultati non arrivano, la reazione di tutti è ancora più forte. In realtà è il peggior risultato di sempre su una vettura Red Bull. Quindi, sta pagando il suo prezzo. In un certo senso si è incastrato da solo”.
Tuttavia, secondo Villeneuve, la decisione della Red Bull sarebbe motivata da ragioni che vanno oltre i risultati ottenuti dal neozelandese: “La Red Bull ha i dati che noi non abbiamo, quindi sanno che Lawson non è in grado di fare il suo dovere e Suzuka, che è una pista pericolosa. Non si vuole essere lì con la mentalità sbagliata. Hanno già deciso che è meglio cambiarlo il più rapidamente possibile, in modo che possa riprendersi”.