
Ferrari, Vasseur tuona: l'annuncio è pesantissimo (Screenshot canale YouTube Sky Sport) - panorama-auto.it
Quanto successo con la Ferrari in Cina ha alzato un vero e proprio polverone: Vasseur non ci sta e parla in maniera molto netta.
Sono stati sicuramente momenti complicati in casa Ferrari: nel GP di Cina non solo non è arrivato il podio, ma a dare la batosta ulteriore è stata la doppia squalifica per entrambi i piloti, Leclerc ed Hamilton. Ora come ora il diktat è quello di lavorare per raddrizzare il tiro dopo Melbourne, all’esordio, e Shanghai: bisogna fare di più se si vuole realmente competere con i rivali per puntare al podio.
La McLaren è già partita fortissimo, la Red Bull con Verstappen non resterà a guardare e sta già inseguendo con attenzione. A Charles Leclerc e Lewis Hamilton viene perciò chiesto di più. Così come viene chiesto di più a tutta la Scuderia per dire la propria nel Mondiale di questo 2025. Dal canto suo ha però parlato Frederic Vasseur, che ha difeso a spada tratta il lavoro svolto fin qui. Ma che ha difeso anche la monoposto e tutto il lavoro svolto dalla parte ingegneristiche. Le sue parole sono state in questo senso molto nette.
Vasseur difende la Ferrari e il lavoro dell’intera Scuderia di Maranello
Frederic Vasseur ai microfoni de ‘L’Equipe’, ha dichiarato: “Non ho bisogno di essere rinfrancato dalla pole position nelle Qualifiche Sprint e dalla vittoria della Sprint. Vedo chiaramente che la vettura non è sbagliata e ci sono i numeri che lo dimostrano“. “Sette secondi di vantaggio – ha infatti poi sottolineato facendo riferimento alla Sprint vinta da Lewis Hamilton in Cina – dopo un terzo di gara è stata la prova di dominio forse più grande tra le gare che per ora sono state disputate”.

Ha poi continuato dicendo: “Per vincere bisogna riuscire ad avvicinarsi sempre il più possibile al proprio potenziale e al limite, che si tratti di non lasciare nulla sul piatto a livello di peso della vettura o un metro in frenata. Nelle ultime quattro gare del 2024 ci sono stati quattro vincitori diversi che han dato sempre mezzo giro a tutti gli altri”.
“Eppure – ha dichiarato in conclusione – nessuno ha portato sviluppi. Eravamo tutti vicinissimi, ma basta pochissimo per fare una grande differenza e rientrano ovviamente in questo discorso anche le tipologie di piste e le temperature. Ormai non è un discorso di potenziale, ma di estrazione del potenziale”.