Lando Norris contro Verstappen: il britannico lancia la sfida per il 2025 (Screenshot canale YouTube McLaren) - panorama-auto.it
Lando Norris traccia un bilancio del suo 2024 e si porta avanti sulla sfida con Max Verstappen in vista del prossimo anno.
La McLaren è stata indubbiamente una delle grandi protagoniste della stagione di Formula 1 appena conclusa, e con essa, inevitabilmente, anche Lando Norris. Il pilota britannico ha concluso al secondo posto in classifica, alle spalle di Max Verstappen, e probabilmente con un po’ di esperienza e freddezza in più avrebbe potuto arrivare fino in fondo nella lotta per il titolo. In un certo momento della stagione, nel pieno del periodo di difficoltà della Red Bull, pareva davvero che lo scettro potesse sfuggire dalle mani di Verstappen. Così invece non è stato, e per l’olandese è arrivato il quarto successo consecutivo, portandolo ad un passo dal record di Michael Schumacher.
Intervenuto ai canali della Formula 1 per un’intervista di fine stagione, Norris è sembrato ben consapevole di quelli che sono stati i suoi limiti e ha fatto una profonda autocritica sulla sua stagione: “Devo sicuramente guardarmi indietro e provare a fare meglio. La cosa che ho imparato quest’anno è che devo avere più fiducia in me stesso. Sembra semplice, ma è il mio carattere: ho sempre bisogno di convincere prima di tutto me stesso“.
“Quest’anno, è vero, ho commesso alcuni errori e non ho dato abbastanza battaglia a Max, ma sono piuttosto soddisfatto: ora so cosa serve per batterlo e so che la missione è sicuramente possibile. Sono contento di godermi un po’ di vacanza ma non vedo l’ora che arrivi il nuovo anno”, ha proseguito il pilota della McLaren, ottimista per la prossima stagione.
Norris analizza con lucidità quali sono stati i momenti cruciali che gli hanno fatto perdere probabilmente la possibilità di giocarsela fino alla fine: “Ho sicuramente fatto un buon passo avanti in questa stagione. Ovviamente ci sono state forse tre partenze quest’anno che mi hanno fatto perdere una o due posizioni, più che altro però nei confronti dello stesso Verstappen o del mio compagno di squadra. Niente di irrimediabile comunque, ma quei momenti sono arrivati solo quando ero in lotta direttamente contro Max: affrontarlo è sempre un po’ una scommessa, nessuno di diverte a gareggiare contro di lui.
E poi ritorna sulle scintille in pista: “Penso che il Gran Premio del Messico abbia dimostrato a tutti che nemmeno lui è perfetto. Se poi torniamo ad Austin e alla curva 12, quasi nessuno è d’accordo con il fatto che ho ricevuto solo io la penalità. Avrebbero dovuto punir entrambi, o al limite nessuno dei due”.
E in generale, conclude: “Abbiamo perso troppi punti ad inizio anno, quando non eravamo al massimo livello di competitività ma non cerco scuse. Dico solo che non ho avuto quello che serviva in questa stagione battere Verstappen e offrire il mio rendimento migliore. Però ho capito che se miglioro in alcune aree specifiche, sono sicuramente all’altezza del compito e ora anche la fiducia per portarlo a termine”.
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