La FIA è pronta a cambiare tutto in vista della nuova stagione di Formula 1 alle porte: arriva l’annuncio.
Manca sempre meno all’inizio ufficiale della nuova stagione di Formula 1. Le novità al via saranno tantissime, dalle questioni più tecniche a quelle più futili, ed è inevitabile che l’entusiasmo dei tifosi in vista della ripartenza sia sempre maggiore. Il 18 febbraio, nell’evento organizzato dalla FIA alla O2 Arena di Londra, le varie scuderie presenteranno le sfumature cromatiche delle proprie vetture. Da lì in poi comincerà la girandola di presentazioni delle rispettive monoposto del 2025. Per i tifosi della Ferrari, la data da cerchiare in rosso è quella del 19 febbraio, quando verrà svelata la macchina di Hamilton e Leclerc.
Sarà una stagione ricca di novità anche perché il mondo della Formula 1 è in continua crescita. L’attenzione verso lo sport è aumentata a dismisura negli ultimi anni, e sono sempre più i giovani che si stanno avvicinando e appassionando alle battaglie in pista. La FIA e i vertici della Formula 1 sono consapevoli di conseguenza anche delle responsabilità, da un punto di vista etico e sociale, che tutto ciò comporta. Proprio per questo, non hanno intenzione di far sconti nel 2025.
Svolta in F1, pugno duro della FIA
In tal senso, il presidente della FIA è tornato a parlare della grande attenzione che verrà posta al linguaggio e ai comportamenti utilizzati da piloti, ingegneri, membri dei team e di tutti i componenti coinvolti nello spettacolo. “Ci sono molte cose su cui lavoreremo ora con il nostro promotore”, ha dichiarato Ben Sulayem.

“Sono i nostri ambasciatori e devono inviare messaggi chiari, evitare questi comportamenti e dare l’esempio. Non possiamo permettere loro di usare ‘parolacce’ perché devono rispettare la FIA”, ha affermato. In base ai nuovi regolamenti, i piloti potrebbero incorrere in pesanti multe fino a 120.000 euro in caso di infrazioni. Se commettono tre infrazioni nell’arco di due anni, rischiano una sospensione di un mese e persino la detrazione di punti dal campionato.
Una decisione drastica, ma sotto certi punti di vista quasi inevitabile secondo Ben Sulayem: “Se gli atleti usano ‘parolacce’, i bambini non vorranno seguire quello sport e i genitori consiglieranno loro di smettere di guardarlo, e questo va evitato. Se vogliono dire quelle parole, che lo facciano pure, non sono affari nostri, ma non devono usare la piattaforma della FIA”, ha concluso il presidente.