Formula 1, Verstappen durissimo: “Lo so per certo”
Il campione ha rilasciato alcune dichiarazioni al veleno al termine della stagione, lasciando intendere di conoscere dei retroscena pericolosi.
Il 2024 ci ha regalato una stagione da ricordare: le prime gare sembravano preludere a un altro anno dominato dalla Red Bull, con un avvio mondiale travolgente. Il resto della storia invece è stato totalmente differente: l’equilibrio tra le scuderie è cresciuto, e McLaren, Ferrari e Mercedes si sono alternate sul gradino più alto del podio, dando vita a un campionato in bilico fino all’ultima curva (o quasi).
Tra i protagonisti dell’anno spicca la McLaren, che, ha conquistato un titolo Costruttori che mancava dal lontano 1998: la squadra di Woking ha battuto sul filo del rasoio una Ferrari finalmente competitiva, e che dal prossimo anno potrà contare sul talento di Hamilton.
Nonostante la crescente difficoltà tecnica della Red Bull nella seconda metà della stagione, Max Verstappen ha dimostrato ancora una volta la sua classe e soprattutto la sua fame: con una serie di podi eccezionali, il pilota olandese ha conquistato il suo quarto titolo Piloti, confermandosi uno dei migliori della sua generazione.
L’olandese ha poi rilasciato alcune dichiarazioni velenose che fanno pensare siano dirette proprio ai rivali di sempre del campione.
Formula 1, Verstappen: “Nessuno lo ammetterà mai”
Intervenuto ai microfoni del De Telegraaf, Max Verstappen si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni quanto meno criptiche, che hanno l’esistenza di ‘retroscena’ che avrebbero penalizzato la Red Bull a vantaggio di altre scuderie, verosimilmente proprio la McLaren.
““Ci sono state cose che sono accadute sullo sfondo e che hanno fatto sì che non avessimo alcuna possibilità in alcune gare. Lo so per certo, ma nessuno lo ammetterà mai”, ha dichiarato l’olandese, riferendosi presumibilmente ad alcune strategie non proprio limpidissime adottate da scuderie rivali.
Infatti, durante la stagione, la McLaren è stata al centro di polemiche, in particolare per il “mini-DRS,” un dispositivo innovativo che ha favorito sicuramente la vittoria di Oscar Piastri nel GP dell’Azerbaigian, podio dimostratosi poi cruciale per la conquista del titolo Costruttori di quest’anno.
Altre controversie hanno riguardato il “T-Tray” della Red Bull, un sistema che avrebbe permesso di modificare l’altezza da terra anche in parco chiuso: per dovere di cronaca è bene ricordare che, dopo un’indagine approfondita, la FIA ha escluso irregolarità, ma il caso ha acceso discussioni sull’interpretazione del regolamento, riflettendo le tensioni in un campionato serrato e imprevedibile.