Guidare una motocicletta può provocare una fastidiosa malattia irreversibile: addirittura in molti ce l’hanno senza saperlo.
Le motociclette sono mezzi a motore molto utilizzati e apprezzati. Miliardi di persone al mondo ne possiedono una e amano utilizzarla in città o anche per viaggi più lunghi e stressanti. Non in molti sanno, però, che purtroppo può provocare una fastidiosissima malattia irreversibile.
Sapere di cosa si tratta è fondamentale specialmente per uan ragione: capire come prevenire qualcosa che purtroppo non può essere risolto una volta che ne soffriamo.
Proprio per questo abbiamo deciso di scrivere un articolo a riguardo, cercando di aiutare molte persone a stare attente e a sfruttare al meglio la strada della prevenzione, onde evitare conseguenze a medio e lungo termine che possono infastidire non poco chi deve avere a che fare con una noia di questo genere.
Fastidiosa malattia per chi utilizza la moto: cos’è e come prevenirla
Guidare una motocicletta, a lungo termine, può causare la perdita dell’udito. Tutto inizia a causa di un piccolo rumore, simile a uno squillo o a un ronzio: si tratta del sintomo chiamato acufene. Una volta che se ne soffre, purtroppo, non si torna più indietro. In ogni caso, comunque, è possibile lavorare sulla prevenzione, così da fermare la perdita dell’udito in tempo. Questa problematica affligge principalmente i motociclisti “on the road”; chi utilizza una moto per lavoro, affrontando viaggi principalmente brevi, non dovrebbe avere problematiche di questo tipo.
A quanto pare, infatti, l’acufene si presenta principalmente a causa delle alte velocità in autostrada, dove il vento è un elemento davvero molto ostico. Anche il casco che usiamo può essere decisivo in questo senso. Ma perché ci sono queste conseguenze? Oltre gli 80 dB, se sollecitati da un rumore continuo, possiamo subire danni irreversibili. Di acufene ne soffrono 740 milioni di persone al mondo, quindi è altamente probabile che la maggior parte delle persone che ci hanno a che fare non sanno cosa sia e a cosa può portare.
Tornando alla problematica del suono, a 50 o 60 km/h il rumore varia dagli 85 ai 95 dB, mentre oltre i 100 km/h fra i 110 e 116 dB: non è difficile comprendere che i danni permanenti all’udito possono essere notevoli nel secondo caso. Purtroppo non esiste nessuna soluzione che si sostituisca alla prevenzione. Portare i tappi per le orecchie con sé per un motociclista può essere decisivo per mantenere un buon udito per tanto tempo.