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Tanti cambiamenti effettuati dalle scuderie di Formula Uno in vista del campionato 2025, alcuni di essi hanno già avuto un impatto.
La stagione 2025 di Formula Uno prenderà ufficialmente il via in Australia, a Melbourne nel weekend del 14-16 marzo dove andrà in scena il primo appuntamento del campionato. Il pilota da battere resta il solito Max Verstappen, giunto al suo quarto titolo personale consecutivo. Un successo maturato ai danni di Lando Norris, nonostante la vettura di casa Red Bull non sia stata impeccabile né in continuità né in potenza assoluta. La compagine di Milton Keynes, infatti, non si è confermata come miglior scuderia. Il campionato costruttori se l’è aggiudicato la McLaren con la coppia Norris-Piastri, un successo maturato dopo ventisei anni di assenza.
Il verdetto del 2024 ha stravolto alcune delle principali line up del circus. La Ferrari si è affidata a Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo farà coppia con Charles Leclerc, ormai veterano di Maranello. L’ingaggio del fuoriclasse britannico ha portato la rossa all’inevitabile separazione da Carlo Sainz, lo spagnolo ex McLaren riparte dalla Williams. Un cambio anche per la Red Bull, il team austriaco ha appiedato Sergio Perez e deciso di affidarsi al giovane neozelandese Liam Lawson al fianco di Max Verstappen.
Cambiamenti che non sono avvenuti solamente al vertice, considerata la presenza di ben cinque rookie nel nuovo campionato di Formula Uno.
L’approdo di Lewis Hamilton in Ferrari ha generato entusiasmo intorno alla scuderia italiana. Cresce l’ottimismo dei tifosi della rossa, i supporter del Cavallino Rampante sognano il ritorno al successo. Titoli che a Maranello mancano dalle ormai lontane stagioni 2007 (entrambi i campionati) e 2008 (mondiale costruttore). A commentare l’arrivo di Sir Lewis è Antonio Giovinazzi.
Il pilota italiano si è espresso così ai microfoni di Marca:
“Conosco Hamilton da prima, ovviamente, ma vederlo ora in rosso non è qualcosa di strano, ma bello – ha spiegato l’ex pilota di Alfa Romeo e Sauber a Marca – ci siamo incontrati al test di Barcellona. Stiamo parlando di un sette volte campione del mondo, e quando una persona del genere arriva in squadra si può solo imparare il più possibile da lui. Con il mio ruolo nel team di F1 come pilota di riserva potrò partecipare alle riunioni con lui, ascoltare tutto ciò che dice, e sarà un bene per me crescere sia come pilota che come persona. Ci sono molti aspetti positivi anche per la squadra, visto che ha dato una spinta in più allo staff di Maranello. Si tratta di Lewis Hamilton, il più grande pilota della storia del nostro sport. Da qualsiasi punto di vista non può che arricchirci. Forse la cosa più interessante, però, è proprio l’informazione che può portare dalla sua esperienza alla McLaren e alla Mercedes. Viene da una squadra diversa, quindi possiamo imparare molto anche su questo”.
Il pilota di riserva della Ferrari, con un passato in Formula Uno con l’Alfa Romeo, testimonia l’effetto che Hamilton ha avuto sull’intero ambiente legato alla scuderia.
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