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“Ho pensato di lasciare la Formula Uno”: l’annuncio shock

Gli stimoli in uno sport come la Formula Uno fanno la differenza per un pilota. Una bassa motivazione può preannunciare il fallimento.

In Formula Uno si corre veloce anche fuori dalla pista, le scuderie non hanno infinita pazienza verso i piloti che vengono costantemente giudicati in base ai risultati ottenuti. Uno sport in cui stimoli e motivazione fanno la differenza, basta poco per restare fuori dal giro del circus. Tanti piloti esperti nel finale della propria carriera hanno avuto dei cali drastici, fino a perdere un posto da protagonista nel paddock. Recente il caso Sergio Perez, l’esperta guida messicana è stata sostituita da Red Bull per l’inefficiente rendimento avuto nel corso del campionato 2024.

A fare coppia con Max Verstappen, nell’ormai imminente stagione di Formula Uno che prenderà il via il 16 marzo a Melbourne, è il neozelandese Liam Lawson. La scuderia di Milton Keynes, però, non è stata l’unica a separarsi da un pilota navigato nel circus. Una decisione che ha sposato anche la Haas, la compagine statunitense ha ingaggiato il rookie Oliver Bearman al posto di Kevin Magnussen. Caso analogo in casa Kick Sauber, dove il finlandese Bottas è stato rilevato da Gabriel Bortoleto.

Formula Uno, Bottas sul suo futuro

L’esclusione di Valtteri Bottas dalla Kick Sauber ha portato l’esperto pilota finlandese alla decisione di ritornare in Mercedes. Con il team di Brackley ricoprirà il ruolo di pilota di riserva, alle spalle di George Russell e Andrea Kimi Antonelli.

Formula Uno, Bottas sul suo futuro – Screen You Tube Sky Sports F1 – panorama-auto.it

Una decisione che il trentacinquenne non ha raggiunto a cuor leggero, come dichiarato ai microfoni di Sky Sport F1:

“Ci sono tanti nuovi piloti quest’anno, è un po’ una tendenza nelle ultime stagioni perché i team preferiscono promuovere i talenti giovani, dato che molti piloti hanno dimostrato poter fare immediatamente un buon lavoro. Sarei interessato a vedere anche in seguito come tutti cresceranno e si svilupperanno. Sicuramente tutti lavoreranno sodo e sono curioso di vedere come andranno le cose. La preparazione è sempre migliore, il supporto è maggiore, la tecnologia di simulazione è migliorata, per cui credo che sia naturale che anche in Formula 1 si vedano più piloti giovani. Ho pensato di andare in altre categorie, ho valutato tutte le opzioni, però per ora ho deciso che la cosa migliore per me era ancora essere coinvolto in un grande team e fare dei buoni test, poi vedremo cosa accadrà. Voglio tornare in griglia nel 2026, quello è il mio obiettivo finale. Spero che sia possibile, ma se così non sarà, poi dovrò esaminare altre opzioni”.

Bottas si augura di ritrovare una monoposto nel 2026, parole che sanno di apertura nei confronti della General Motors-Cadillac. La scuderia statunitense farà il suo ingresso in Formula Uno nel campionato 2026.

Angelo

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