
I lavori a rischio a causa dell'AI (www.panorama-auto.it)
Molti lavori rischiano di sparire a causa dell’intelligenza artificiale: uno in particolare è legato ai veicoli.
L’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo. Si tratta di molto più di un’affermazione straordinariamente esagerata, perché è davvero così; da qui a parlare di sostituzione dell’essere umano, inteso come entità intelligente capace di prendere decisioni, ce ne passa. Tuttavia, per quanto riguarda posizioni lavorative meno impattanti dal punto di vista delle scelte, è molto più di una probabilità l’implementazione dell’AI da qui ai prossimi anni.
Entro il 2035, ad esempio, fino a 15 milioni di lavoratori italiani – ma ovviamnete è un tema che non riguarda solo l’Italia – saranno coinvolti nel cambiamento, con 6 milioni a rischio sostitutzione e 9 che dovranno adattarsi al cambiamento imposto dall’intelligenza artificiale. Specialmente ruoli come l’analisi dei dati, contabilità, analisti di ricerca, addetti al servizio clienti e programmatori, potrebbero divenire completamente automatizzati.
Rivuoluzione AI: i lavori più a rischio e quelli che verranno ‘salvati’
I mestieri che quasi sicuramente resisteranno sono professioni che richiedono semplicemente creatività, empatia e giudizio umano, come insegnanti, terapeuti, avvocati e tecnici indispensabili, tutti ruoli che rimarranno indispensabili anche in vista dei prossimi anni. Un grande problema riguardante il nostro Paese, poi, è la posizione sull’intelligenza artificiale: soltanto l’8,2% delle imprese italiane la utilizza. Germania, Francia e Spagna, per dirne alcuni, sono già più avanti. L’AI potrebbe portare a gap economici più marcati fra svariate classi sociali; la nuova tecnologia premierà, secondo FMI, chi ha ruoli di responsabilità e alto reddito.

Al contrario, le professioni meno qualificate saranno più esposte alla sostituzione. Come detto, quindi, questa grande evoluzione non colpisce tutti proprio allo stesso modo. Chi ha un’istruzione più alta potrebbe essere più esposto, con una conseguente amplificazione del gender gap nel mercato del lavoro. Purtroppo anche il settore della logistica e dei trasporti è a rischio, con i veicoli autonomi sempre più vicini alla diffusione su larga scala.Ma perché Ogni lavoro che può essere scomposto in operazioni standardizzate è nel mirino dell’intelligenza artificiale.
Vale lo stesso per contabili, matematici, analisti finanziari, paralegali e alcuni operatori della programmazione informatica. Tutto questo significa non solo che il mondo sta cambiando, ma anche che in vista del futuro prossimo sarà necessario riconsiderare nel concreto ogni attività professionale e il ruolo stesso delle persone nella società, speicalmente quelle a maggiore rischio, disponendo di un’attività più vulnerabile di altre. Insomma, se è vero che l’AI sta rivoluzionando il mondo del lavoro, è chiaro che per non rendere impossibile la vita di milioni di persone bisognerà valutare piani secondari.