Una notizia incredibile per chi non guida ma purtroppo molto attuale per chi lo fa regolarmente. Ecco quanto tempo stai buttando nel secchio.
Il traffico urbano rappresenta una delle problematiche più gravi che le città moderne devono affrontare. Secondo l’ultimo report annuale del TomTom Traffic Index, il panorama globale del traffico nel 2024 è preoccupante, con città come Barranquilla, Mumbai e Bangalore che si distinguono per la lentezza dei loro flussi di traffico. Non si tratta solo di velocità; città come Città del Messico, Lima e Bogotà si posizionano ai vertici della classifica in termini di congestione, segnando la vita quotidiana dei cittadini con ingorghi e ritardi.
Il TomTom Traffic Index utilizza un metodo di analisi innovativo, basato su dati provenienti da veicoli connessi, sistemi GPS e dispositivi mobili. Per la sua edizione 2024, l’azienda ha analizzato oltre 737 miliardi di chilometri percorsi a livello mondiale. L’approccio metodologico ha subito un miglioramento significativo, introducendo una griglia esagonale per delineare con precisione i confini delle aree urbane e metropolitane sulla base dei flussi di traffico. Ogni città viene valutata confrontando i tempi di viaggio reali con quelli ideali, permettendo di calcolare:
- Tassi di congestione
- Velocità medie
- Ore perse nel traffico
Questi dati consentono confronti accurati tra città di tutto il mondo e offrono ai pianificatori urbani strumenti fondamentali per affrontare le sfide della mobilità.
Barranquilla: la città più lenta del mondo
Barranquilla, in Colombia, si posiziona tristemente come la città più lenta al mondo, con una velocità media di soli 16,6 km/h. Questo dato si traduce in un viaggio di 35 minuti per percorrere appena 10 chilometri. La crescita urbanistica disordinata e l’assenza di un sistema di trasporti pubblici efficiente costringono gran parte della popolazione a utilizzare veicoli privati, contribuendo a un circolo vizioso di traffico e rallentamenti. Anche le città indiane di Mumbai e Bangalore affrontano sfide simili, con velocità medie di 17,8 km/h e 18 km/h, rispettivamente. Questi dati evidenziano la mancanza di pianificazione infrastrutturale e l’espansione rapida delle aree urbane, creando ingorghi insostenibili.
Se Barranquilla è la città più lenta, Città del Messico detiene il titolo di metropoli più congestionata al mondo, con un tasso di congestione del 52%. Qui, spostarsi significa affrontare tempi di viaggio oltre il 50% più lunghi rispetto a condizioni ideali. La particolare configurazione geografica della capitale messicana, situata in una valle circondata da montagne, complica ulteriormente la situazione. La ventilazione naturale è minima e l’inquinamento causato dalle emissioni dei veicoli rende l’aria irrespirabile. Anche Lima e Bogotà sono emblematiche delle difficoltà che affliggono le città in espansione del Sud America, con tassi di congestione del 48% e 47% rispettivamente. Ogni automobilista a Lima perde in media 150 ore all’anno bloccato nel traffico, un tempo equivalente a quasi una settimana lavorativa.
E per quanto riguarda il nostro paese? Purtroppo, lo scettro di città più congestionata va alla Capitale Roma in cui si perdono ben 69 ore alla settimana ad una velocità media di 20 chilometri orari, seguita a ruota da Milano e Torino. Questo fa della capitale la 25esima città più trafficata d’Europa a fronte del primato poco invidiabile di Londra: 101 ore perse nel traffico a settimana; almeno però la città del Big Ben ha un sistema di metro tra i più ramificati e funzionanti del mondo, come alternativa!