La benzina al piombo sembra avere causato problemi come ansia, depressione a milioni di persone: i dati sono da brividi.
Hai mai notato l’etichetta “senza piombo” alla stazione di servizio e ti sei chiesto quale fosse il significato di quell’indicazione? Per decenni, la benzina con piombo ha rappresentato un additivo introdotto nel 1921 dalla General Motors, promettendo prestazioni superiori dei motori e una maggiore durata.
Tuttavia, ciò che inizialmente sembrava una soluzione innovativa si rivelò un grave rischio per la salute pubblica. Negli anni ’70, gli scienziati iniziarono a mettere in guardia sui potenziali effetti nocivi del piombo, in particolare sullo sviluppo neurologico dei bambini. Ma fu solo nel 1996 che gli Stati Uniti imposero un divieto totale sull’uso della benzina con piombo, mentre molti altri paesi continuarono a utilizzarla per anni.
Benzina con piombo, i dati sono davvero terribili
L’introduzione della benzina con piombo segnò un’epoca d’oro per l’industria automobilistica. Le case automobilistiche e le compagnie petrolifere si rallegravano per l’efficienza e la potenza che questo carburante prometteva. Negli anni ’50 e ’60, la benzina con piombo dominava il mercato, ma con il passare del tempo, le evidenze scientifiche iniziarono a emergere. L’Agenzia di Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti avviò campagne per promuovere alternative senza piombo, evidenziando i rischi per la salute legati all’esposizione prolungata. Sebbene gli automobilisti potessero già scegliere la benzina senza piombo dal 1975, la transizione fu lenta e complessa.
Il divieto definitivo nel 1996 rappresentò una vittoria per la salute pubblica, ma il danno era già stato fatto. Infatti, l’ultima nazione a eliminare completamente la benzina con piombo è stata l’Algeria, nel 2020, segnando la fine di un’era che ha avuto un impatto duraturo sull’ambiente e sulla salute umana.
Recenti studi condotti dalla Duke University e dalla Florida State University hanno gettato luce su quanto fosse grave l’esposizione al piombo. Il primo studio, pubblicato nel 2022, ha rivelato un collegamento diretto tra l’esposizione infantile al piombo e un abbassamento del quoziente intellettivo (QI). Gli autori hanno stimato che l’esposizione al piombo avesse causato una perdita complessiva di 824 milioni di punti di QI nella popolazione americana, con una media di 3 punti persi per persona, in alcuni casi fino a 6 punti. Questo abbassamento del QI non è solo un dato statistico, ma ha implicazioni reali e tangibili sulla capacità cognitiva e sulle opportunità di vita delle persone.
Il secondo studio, pubblicato nel 2024, ha ampliato ulteriormente la portata della ricerca, collegando l’esposizione al piombo a 151 milioni di casi di disturbi psichiatrici, tra cui ansia, depressione e ADHD. I ricercatori hanno avvertito che l’esposizione al piombo ha rappresentato un “contributo significativo, sottovalutato ai disturbi psichiatrici” negli Stati Uniti, suggerendo che molti dei problemi di salute mentale che affliggono la popolazione potrebbero essere attribuiti a un fattore ambientale sottovalutato.