Non è una moto da MotoGP ma potrebbe esserlo soltanto per il costo. La storia del modello a due ruote più costoso di Honda.
Nel panorama delle moto da corsa, la Honda NSR500V occupa un posto particolare, non solo per la sua storia e il suo design, ma anche per il suo valore attuale, che la rende una delle moto più costose della storia. Sebbene non abbia mai vinto una gara, la NSR500V ha avuto un impatto notevole nel contesto del Motomondiale e continua a suscitare l’interesse di collezionisti e appassionati. Per comprendere il suo valore, è fondamentale esplorare la sua storia e le sue peculiarità.
La Honda NSR500V fu sviluppata negli anni ’90 come risposta alla crescente competitività delle moto a quattro cilindri, in un’epoca in cui i motori a due tempi stavano perdendo terreno. La NSR500, il modello di punta della Honda, dominava le corse con il suo motore V4, guidata da leggende come Mick Doohan. Tuttavia, la NSR500V, una bicilindrica a due tempi, rappresentava un approccio diverso, più agile e leggero, con un peso di soli 100 kg rispetto ai 130 kg della sua controparte V4.
La NSR500V fece il suo esordio nel 1996, e i piloti Tadayuki Okada e Shinichi Itoh furono i primi a portarla in pista. Il debutto fu promettente: Okada conquistò la pole position al Gran Premio di Shah Alam, ma un incidente lo costrinse a ritirarsi dalla competizione. Nonostante l’inizio incoraggiante, la moto non riuscì a mantenere gli stessi risultati nelle gare successive. Okada chiuse la stagione con un dignitoso settimo posto in classifica, ma il potenziale della NSR500V non si rivelò mai completamente, rimanendo sempre un gradino sotto le prestazioni delle V4.
Un gioiello…fuori dalla pista!
Tra i limiti della NSR500V c’era la potenza ridotta rispetto alle avversarie. Con soli 135 cavalli, la moto faticava a competere in rettilineo e in situazioni di bagarre. Tuttavia, la sua leggerezza la rendeva agile nei circuiti più tortuosi, permettendole di emergere in alcune occasioni. Nel 1997, la Honda decise di rendere disponibile la NSR500V ai team privati per la cifra di 100.000 dollari. Questo passo segnò una nuova fase per la moto, che venne utilizzata da squadre come il Team Gresini e il Team Tecmas Honda Elf.
Un punto di svolta nella storia della NSR500V fu rappresentato dal pilota Takuma Aoki. Nel 1997, Aoki ottenne tre podi, chiudendo la stagione al quinto posto in classifica, un risultato notevole per una bicilindrica. Tuttavia, la sua carriera subì una brusca interruzione a causa di un grave incidente durante i test invernali, lasciandolo paralizzato dalla vita in giù. Questo tragico evento segnò anche un declino nella popolarità della NSR500V, che nel corso degli anni successivi avrebbe visto un progressivo abbandono da parte dei team ufficiali.
Nel 1998 e 1999, Sete Gibernau portò avanti la NSR500V, contribuendo con altri due podi. Ma la crescente superiorità delle moto a quattro tempi, unite ai progressi dell’elettronica, resero la NSR500V sempre più obsoleta. Alla fine del 1999, la Honda decise di interrompere lo sviluppo della bicilindrica, segnando la fine di un capitolo nella storia delle moto da corsa.
Nonostante il suo declino, la NSR500V ha mantenuto un fascino duraturo. La Honda produsse solo 22 esemplari della moto, rendendola estremamente rara. Mentre le NSR a quattro cilindri venivano fornite ai team in leasing, le NSR500V erano vendute, permettendo ai team di recuperare parte dell’investimento iniziale una volta conclusa la loro carriera sportiva. Questo ha contribuito a rendere la NSR500V una moto da collezione ambita, con prezzi che possono superare i 100.000 dollari, a seconda delle condizioni e della storia della moto.