La semplice invenzione che trasforma le automobili diesel in veicoli ecologici. Sembra assurdo, ma è davvero possibile.
Le automobili diesel, come ormai sappiamo, sono sempre più in bilico. Soprattutto considerando che a partire dal 2035 i veicoli alimentati a diesel e benzina non verranno più prodotti per fare spazio alle automobili elettriche (o comunque più sostenibili).
Un destino che pare segnato, specialmente per il diesel, che non sembra avere tante vie d’uscita in vista del futuro dell’automobilismo in Europa e non solo. Ma se questo vale senza ombra di dubbio per le auto spinte a diesel, non è detto che le cose debbano andare in questo modo per ogni esemplare.
Pensiamo all’ultima, semplice invenzione che trasforma queste automobili in veicoli ecologici. Ma com’è possibile che questo accada? Nelle prossime righe cercheremo di capire di più a riguardo di quella che potrebbe essere davvero una novità positiva per un’alimentazione sempre più in discussione.
Una ricerca rende i diesel più ecologici: di cosa si tratta
Rendere le automobili diesel più ecologiche è davvero possibile? A quanto pare sì, come dimostra una ricerca in particolare della professoressa Carrie Hall, che si occupa di questo genere di studi presso l’Illinois Institute of Technology di Chicago. Ci sarebbe un modo semplice ed economico per modificare i motori di questo genere, così da renderli compatibili con altri tipi di carburante, inclusi i biocarburanti. Il sistema non richiede alcun investimento da parte dei guidatori, e utilizzarlo pare essere semplice come aggiornare il software dell’autovettura. Ma come funziona?
Carrie Hall ha trovato un modo per misurare il comportamento del carburante all’interno di un veicolo diesel, utilizzando le informazioni offerte dai sensori presenti nelle automobili moderne. Per riuscire nel proprio intento, la ricercatrice ha utilizzato modelli computazionali basati sull’intelligenza artificiale (senza affidarsi esclusivamente all’AI, perché potrebbe non comprendere tutte le operazioni da effettuare). La Hall ha utilizzato le reti neurali per eseguire calcoli specifici più rapidamente e al contempo senza perdere il controllo di alcuna parte del processo. Tutto questo rende il sistema molto più facile da modificare e da adattare a diversi tipi di carburante.
Basta aggiornare alcuni parametri del modello che corrispondono alle proprietà misurabili dei combustibili. Questa soluzione non è perfetta, e mancano ancora alcuni progressi in questo campo che renderebbero questa tecnologia – che si affida al diesel – davvero sostenibile, efficiente e funzionale. Le possibilità che tutto ciò avvenga sono alte, dato che il Dr. Hall è membro di un gruppo che ha ricevuto una sovvenzione di 2 milioni di dollari dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per testare nuove applicazioni di un combustibile a basso contenuto di carbonio: il dimetiletere. Ciò che rende questo progetto così tanto funzionale è sicuramente il fatto che – trattandosi di un aggiornamento software – chiunque possa installarlo nel proprio veicolo senza ricorrere a troppi costi aggiuntivi.