La storia delle McLaren stradali: oltre le corse, un’evoluzione di eccellenza (panorama-auto.it)
La McLaren è universalmente riconosciuta per i suoi successi in Formula 1, con ben 20 titoli mondiali conquistati, di cui 12 nella categoria Piloti e 8 in quella Costruttori. Tuttavia, la casa britannica ha saputo farsi strada anche nel mondo delle vetture stradali, realizzando supercar che hanno fatto sognare gli appassionati di motori.
L’ultima creazione della McLaren, la MP4-12C, è stata presentata nel 2009 e commercializzata a partire dal 2011. Il nome richiama la monoposto MP4/12 del 1997, simbolo del ritorno al successo della scuderia dopo quattro anni di digiuno. La lettera “C” sta per carbonio, il materiale con cui è realizzato il telaio monoscocca. La carrozzeria, con pannelli in composito, si distingue per le porte che si aprono verso l’alto, mentre la trazione posteriore e il cambio robotizzato a doppia frizione con sette rapporti completano il quadro tecnico.
Le dimensioni sono imponenti: lunga 4,51 metri, larga 1,91 metri e alta meno di una Ferrari 458 Italia. Nonostante queste misure, il bagagliaio offre solo 144 litri di capienza. Il cuore pulsante della MP4-12C è un motore 3.8 V8 biturbo da 600 CV, capace di spingere la coupé fino a 330 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3,3 secondi. Il prezzo? 261.680 euro.
La storia delle vetture stradali McLaren risale agli anni Sessanta, ma è negli anni Novanta che il marchio di Woking inizia a farsi notare fuori dai circuiti.
Nel 1969 nasce la M6GT, versione stradale della M6A, dominatrice del campionato Can-Am del 1967. La vettura presenta una monoscocca in alluminio e acciaio, con una carrozzeria in fibra di vetro. Il motore Chevrolet 5.7 V8 le permette di raggiungere una velocità massima di 290 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi. Solo due esemplari sono stati autorizzati per la circolazione stradale, uno dei quali utilizzato dallo stesso Bruce McLaren.
Nel 1992 viene presentata la McLaren F1, una delle supercar più ambite di sempre. Disegnata da Gordon Murray, è la prima auto stradale al mondo con una scocca in fibra di carbonio. Il motore 6.1 V12 da 627 CV, fornito da BMW, spinge la F1 a velocità straordinarie.
Nell’abitacolo, i tre posti a sedere sono disposti in modo da posizionare il guidatore al centro, ottimizzando la distribuzione dei pesi. Nel 1995, la versione da corsa GTR vince la 24 Ore di Le Mans, e per celebrare il successo viene creata l’edizione limitata LM, prodotta in soli cinque esemplari.
Nel 1998, una McLaren F1 modificata entra nel Guinness dei Primati come auto di serie più veloce del mondo, record ancora imbattuto tra le vetture con motore aspirato.
Il futuro della McLaren passa attraverso l’evoluzione della MP4-12C, con l’imminente debutto di una versione spider dotata di hard-top removibile in alluminio o fibra di carbonio. La supercar britannica sarà anche protagonista nel Campionato Europeo GT3, dove parteciperà con una versione meno potente da 500 CV.
Lo scorso anno, la MP4-12C ha esordito in pista con una vittoria nella tappa belga del British GT e un rispettabile 23° posto alla 24 Ore di Spa, confermando che il DNA vincente della McLaren si esprime non solo in Formula 1, ma anche nel mondo delle supercar stradali.
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