Furia Verstappen dopo l'addio di Lawson, la spiegazione di Marko (Screenshot canale YouTube Red Bull) - panorama-auto.it
Liam Lawson commenta il suo addio alla scuderia austriaca con un post condiviso sui propri account social.
E dunque è arrivata la svolta in casa Red Bull. Dopo due soli weekend si è già consumato l’addio di Liam Lawson alla scuderia austriaca, in favore del tanto bistrattato Yuki Tsunoda. I due, infatti, erano già stati protagonisti di un serrato ballottaggio per riempire il posto lasciato vacante da Sergio Perez a fine stagione, concluso poi con la decisione unanime di scegliere il pilota neozelandese. Una nomina motivata, stando alle parole del team, dall’incostanza mostrata dal pilota giapponese e dai migliori margini si crescita di Lawson nonostante le poche gare disputate.
Col senno di poi, una valutazione sbagliata ed il primo a fare dietrofront è Helmut Marko. “Non è stato in grado di lavorare sotto pressione sin dal primo giorno in Australia. Da lì è entrato in una spirale negativa da cui è difficile uscire. Portarlo alla Red Bull si è rivelata una scelta sbagliata”, ha ammesso il consigliere della scuderia. Al contrario, invece, Yuki Tsunoda ha mostrato un approccio diverso rispetto alle passate stagioni ed i buoni risultati con la Racing Bulls gli sono valsi, finalmente, la promozione nel team madre.
Un totale disastro. Lento in qualifica, dove non è riuscito andare oltre il diciottesimo posto nei tre tentativi, e nettamente in difficoltà in gara. Un quindicesimo posto in Australia e un altro quindicesimo posto in Cina, poi diventato dodicesimo per via delle squalifiche di Lewis Hamilton, Charles Leclerc e Pierre Gasly. Zero punti conquistati in due gran premi e una gara sprint sono un bottino tragico se si corre a bordo della Red Bull e soprattutto se il confronto interno va fatto con Max Verstappen.
“Essere un pilota di Red Bull è stato il mio sogno fin da bambino, è quello per cui ho lavorato tutta la vita – sono le prime parole di Liam Lawson dopo la notizia del suo addio alla scuderia, affidate ad un post sui social. È dura, ma sono grato per tutto ciò che mi ha portato sino a questo punto. A tutti coloro che mi hanno sostenuto, grazie per tutto il supporto che significa tantissimo. Grazie alla Racing Bulls per il caloroso benvenuto, sono emozionato e pronto ad andare a correre in uno dei miei posti preferiti, il Giappone”.
Parole che trasudano chiaramente l’enorme amarezza per come è andata la sua brevissima avventura in Red Bull. Ma forse è stato semplicemente un passo troppo azzardato, e la cosa migliore è tornare a correre con meno pressioni, fare esperienza e continuare a poter coltivare il sogno di tornare un giorno a bordo della Red Bull. Un cambio improvviso ma quasi inevitabile, che aumenta la curiosità per il prossimo weekend di Formula 1.
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