Una donna che ha cambiato il mondo dei motori: il lutto di questo pilota sarà davvero difficile da digerire per i suoi milioni di fans…
Il mondo delle motociclette ha subito una perdita incommensurabile con la scomparsa di Mary McGee, una vera pioniera delle corse motociclistiche statunitensi. La notizia della sua morte, avvenuta mercoledì 27 a Gardnerville, in Nevada, ha lasciato un vuoto incolmabile tra gli appassionati e i professionisti del settore. Mary, all’età di 87 anni, è stata non solo la prima donna a competere in gare motociclistiche su strada negli Stati Uniti, ma ha anche segnato la storia diventando la prima persona in assoluto a completare da sola la massacrante gara fuoristrada Baja 500 in Messico.
Nata nel 1936, Mary ha iniziato la sua carriera nel mondo delle moto in un periodo in cui le donne erano raramente viste dietro il manubrio di una motocicletta da corsa. La sua determinazione e il suo spirito indomito l’hanno portata a infrangere barriere e a dimostrare che, con passione e impegno, nulla è impossibile. La sua carriera è stata costellata di successi e riconoscimenti. Tra i più significativi, nel 2013 è stata nominata FIM Legend, un onore riservato a coloro che hanno dato un contributo straordinario al motorsport, e nel 2018 è stata inserita nella AMA Motorcycle Hall of Fame, un tributo che celebra le figure più influenti nella storia delle motociclette negli Stati Uniti.
La famiglia di Mary ha condiviso il proprio dolore attraverso una dichiarazione, esprimendo quanto fosse difficile affrontare la sua scomparsa. Tuttavia, hanno anche sottolineato la luce che la sua vita ha portato a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla. “La sua eredità vive in ognuno di noi“, hanno scritto, evidenziando l’impatto duraturo che Mary ha avuto sul mondo delle corse e oltre.
Un documentario dedicato a Mary
Mary McGee è stata anche protagonista di un documentario intitolato “Motorcycle Mary”, diretto da Haley Watson. Questo film racconta la sua straordinaria storia e ha debuttato al Tribeca Festival nel giugno scorso, all’interno del programma “Shorts: Personal Best”. Il documentario è una celebrazione della sua vita e della sua carriera, e sarà disponibile su YouTube nei prossimi giorni, oltre a entrare nel catalogo 30 for 30 Shorts di ESPN. La produzione ha visto la partecipazione di nomi illustri, come il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton e il due volte vincitore dell’Oscar Ben Proudfoot. Marsha Cooke, vicepresidente e produttrice esecutiva di ESPN Films, ha dichiarato che la storia di Mary non è solo una testimonianza delle sue incredibili capacità, ma anche un’ispirazione per chiunque aspiri a superare le proprie limitazioni.
Il suo contributo al motorsport non si è limitato solo alle corse, ma ha anche avuto un impatto significativo sulla comunità motociclistica nel suo complesso. Mary ha dedicato gran parte della sua vita a incoraggiare altre donne a intraprendere la strada del motociclismo, dimostrando che il genere non è un ostacolo, ma piuttosto una diversità che arricchisce il mondo delle corse. Ha spesso parlato della necessità di creare un ambiente inclusivo nel motorsport, dove chiunque, indipendentemente dal proprio background, possa avere l’opportunità di eccellere.
Un simbolo di passione e determinazione
Oltre ai suoi traguardi sportivi, Mary McGee è stata anche un simbolo di resilienza e determinazione. In un’intervista precedente, aveva affermato: “Spero che la mia storia possa ispirare le donne a seguire le proprie passioni. Non importa quanto possa sembrare difficile, con determinazione e duro lavoro, possiamo tutti raggiungere i nostri sogni”. Queste parole rappresentano non solo il suo spirito indomito, ma anche un messaggio potente per le generazioni future.
Mary McGee non è stata solo una leggendaria motociclista, ma un’icona che ha aperto la strada a molte donne nel mondo delle corse. La sua vita e la sua carriera rappresentano un capitolo fondamentale nella storia del motociclismo e la sua perdita segna un momento di lutto profondo per tutti coloro che hanno ammirato il suo talento e la sua passione. La sua eredità vivrà per sempre nei cuori e nelle menti di chi ha avuto il privilegio di conoscerla e il suo impatto culturale sul mondo delle moto continuerà a ispirare futuri motociclisti di ogni genere.