
Martin manda un messaggio ai rivali - (Screen canale YouTube Sky Sport MotoGP) PanoramaAuto.it
Il campione in carica della MotoGP, Jorge Martin, ha voluto lanciare un chiaro avvertimento ai suoi rivali: il messaggio è perentorio.
Jorge Martin sta vivendo un momento delicato della propria carriera, seppur nella passata stagione sia arrivato con grande merito uno strepitoso titolo mondiale. Il campione si è visto passare dalla vittoria trionfale del 2024 ad alzare bandiera bianca per la difesa del primato già dopo le prime gare della nuova stagione. Il pilota spagnolo non ha ancora avuto l’occasione di fare il suo esordio sulla sella dell’Aprilia dopo l’esperienza alla Ducati. Il campione è ancora fermo ai box a causa della brutta caduta procurata nel corso dei test pre-stagionali a Sepang. Jorge Martin ha rimediato delle fratture alla mano destra e al piede sinistro, a cui va aggiunto l’infortunio subito in allenamento che ha causato ulteriori problemi.
Martin non vede l’ora di tornare in pista: messaggio ai rivali
Nonostante il momento complicato, Jorge Martin non ha perso il sorriso ma sopratutto l’ambizione di tornare ai massimi livelli. Il campione spagnolo è atteso per il GP del Qatar, ovvero, in occasione del quarto appuntamento del campionato. Il pilota dell’Aprila troverà una MotoGP sotto il dominio di Marc Marquez, leader assoluto delle prime gare e già in fuga con la Ducati per il titolo mondiale.
Jorge Martin ha analizzato con grande lucidità la sua situazione ai microfoni de ‘La Repubblica’, facendo chiarezza su quelli saranno gli obiettivi al suo rientro in pista. Il campione utilizzerà questo anno come assestamento per poi scrivere una nuova pagina di storia del Motorsport alla guida dell’Aprilia: “Il mio obiettivo non è mai stato il mondiale 2025, sarà una stagione di transizione per imparare e prepararmi a fare la storia dal 2026 con Aprilia. Non ho più la pressione di dover subito dimostrare qualcosa, posso tornare con tranquillità. Per prendermi la mia rivincita. Farò un tentativo in Qatar nella prima sessione di prove, vediamo come va. Se non provo troppo dolore, allora corro”.

Non poteva mancare il commento di Martin sugli infortuni subiti di recente: “Mi sarò rotto le ossa più di cinquanta volte in carriera troppo impetuoso, istintivo, incosciente? È perché mi sono steso la prima mattina di prove a Sepang? Non potevo essere più prudente a poche ore dalla partenza per la Thailandia? Sì, no, forse: è il mio lavoro. Ogni giorno impari qualcosa. La sofferenza ti da più tempo per pensare. Sono una macchina che genera dubbi. C’è stato un momento in cui mi sono chiesto se sarei tornato a correre”.
Al di là delle sofferenze fisiche, Martin freme dalla voglia di tornare in pista. Il campione vuole voltare pagina, mettendosi alle spalle il passato per vivere a pieno il presente: “Basta tormentarmi: non vedo l’ora di tornare su una moto. Ci si concentra troppo su passato e futuro dimenticando di vivere il presente (in riferimento a quello che poteva essere il suo passaggio in Ducati per il 2025, ndr). Non serve a nulla. Resto qui con questa nuova avventura in Aprilia. La moto è più competitiva che in passato, nei primi due GP con Bezzecchi e Ogura si è visto che ha un grande potenziale. L’AD Massimo Rivola, il race manager Paolo Bonora, i tecnici e i meccanici: a differenza della Ducati il rapporto è diretto, personale, quotidiano, ti trasmette più fiducia nel progetto”.
In merito alla Ducati, Martin ha dato un suo giudizio sul dualismo Marquez-Bagnaia: “Come talento, do un 10 a entrambi. Marc è un fuoriclasse, è più istintivo e va forte in tutte le condizioni. Ma Pecco, se ha le idee chiare e i dettagli sono in ordine, è al suo livello. A livello mentale, Marc ha più fame. Ha cominciato con 4 vittorie, ma ci sono ancora 20 weekend di gara. Sarà un campionato lunghissimo. Marc è uno dei piloti più forti della storia, se non il più forte”.
In seguito, il pilota dell’Aprilia ha aggiunto: “Pecco è un campione purissimo. Il solo fatto di aver lottato con loro alla pari, e a volte di averli superati, mi rendo orgoglioso: significa che anche il mio livello è altissimo, ma non c’è un migliore in assoluto. C’è un migliore in quel determinato momento e in quelle condizioni. Ieri è toccato a me, adesso a loro”. Martin ha anche raccontato un particolare anderto su Valentino Rossi: “Valentino è il mio idolo, è merito suo se sono diventato un pilota. Da bambino mi ha accarezzato la testa: non mi sono lavato per una settimana”.