Michael Schumacher non ha eguali: il pensiero, comune a molti appassionati, trova riscontro nelle parole di un ex che manda, indirettamente, una stoccata a Lewis Hamilton!
Michael Schumacher e Lewis Hamilton, l’accostamento tra due dei più grandi di sempre del mondo della Formula 1, viene facile nel vedere i due curriculum. I paragoni stanno aumentando sempre di più nelle ultime settimane, quelle che hanno segnato il passaggio ufficiale da parte del britannico alla Ferrari. I motivi sono molteplici.
A partire da quello relativo ai titoli mondiali vinti, vantano entrambi il record con sette ciascuno. L’arrivo del classe ’85 nella scuderia di Maranello è visto come un sogno realizzato e sono in molti a credere che possa arrivare all’ottavo titolo, quello del primato assoluto, proprio nel team che ha reso immortale Schumi.
“Nessuno come Schumacher”, il paragone con Hamilton non regge?
Un altro motivo di discussione è la convivenza tra Hamilton e Leclerc. Anche qui c’è stato chi ha paragonato il duo attuale a quello formato da Schumacher e Massa nel 2006 con il più esperto a fare da chioccia all’altro nascente del circus. Nelle ultime ore ha voluto dire la sua Ross Brawn. Uno che conosce bene sia l’ex pilota tedesco sia l’ex Mercedes.
Brawn, infatti, è stato direttore tecnico della Benetton negli anni ’90 per poi passare alla Ferrari e in entrambe le esperienze ha lavorato con Schumi. Mentre nel 2013, alla Mercedes, dove era arrivato nel 2010, ha avuto modo di avere in scuderia per qualche mese un giovane Hamilton, che da lì a poco avrebbe iniziato la sua collezione di titoli. Lo storico volto del mondo della Formula 1 ha rilasciato alcune dichiarazioni ad Auto Hebdo, parlando tra le varie cose proprio della grandezza di Schumacher.
“L’incontro con personaggi straordinari come Michael penso che capiti raramente nella vita, al massimo una volta a decennio” è l’incipit del suo discorso. “Ho lavorato anche con Hamilton, un altro pilota veloce e talentuoso ma con un approccio diverso rispetto il tedesco”, prima di allontanare ogni tipo di paragone tra i due. “Schumacher era l’opposto, amava la tranquillità. Anche se l’impegno era lo stesso perché entrambi volevano arrivare alla vittoria ma per me non c’è nessuno paragonabile a Michael“, asserisce Brawn. Che poi chiude: “Per me aver contribuito alla conquista dei suoi sette titoli è stato eccezionale”.
Per numero di trionfi il tedesco potrà essere anche superato, ma mai per la grandezza che ha rappresentato nel suo periodo: questo è il senso del discorso dell’ex dirigente di F1.