Contrariamente a quanto riportato da diverse testate, Sauber non utilizzerà motori Alfa Romeo nel Mondiale di Formula 1 2018. Nonostante l’accordo tra FCA e la scuderia svizzera, i motori Ferrari non saranno rimarchiati con il logo della Casa del Biscione.
L’accordo tra Alfa Romeo e Sauber
A partire dal 2018, Alfa Romeo sarà il title sponsor della Sauber, trasformando ufficialmente il nome della squadra in Alfa Romeo Sauber F1 Team. Questo tipo di accordo non è una novità nel mondo della Formula 1: tra il 2013 e il 2015, per esempio, il team Red Bull ha corso sotto il nome Infiniti Red Bull Racing.
Oltre al semplice rebranding, l’intesa tra Alfa Romeo e Sauber prevede una cooperazione strategica, commerciale e tecnologica. Ciò include la possibile condivisione di ingegneri e tecnici specializzati tra le due realtà, con l’obiettivo di migliorare le prestazioni complessive del team.
Nonostante il nome del team e la nuova livrea caratterizzata dai colori e dal logo Alfa Romeo, le monoposto Sauber continueranno a montare motori Ferrari. Secondo quanto dichiarato ufficialmente, la scuderia utilizzerà le power unit Ferrari 2018, senza alcuna rimarchiatura Alfa Romeo.
In futuro, però, non è escluso che Sauber possa adottare una strategia simile a quella della Red Bull, che utilizza motori Renault rimarchiati TAG Heuer. Tuttavia, non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali in merito a un possibile cambio di motorizzazione per le prossime stagioni.
Alfa Romeo è davvero tornata in Formula 1?
Tecnicamente, no. L’ingresso di Alfa Romeo come title sponsor non rappresenta un ritorno della Casa milanese in Formula 1 come motorista o costruttore. Inoltre, il logo Alfa Romeo è già presente sulle monoposto Ferrari dal 2015, quindi la sponsorizzazione con Sauber non è una novità assoluta.
L’ultima partecipazione di Alfa Romeo in Formula 1 come fornitrice di motori risale al 1987, mentre l’ultima stagione in cui il marchio ha gareggiato come costruttore risale al 1985.
Per il momento, quindi, Alfa Romeo si limita a un ruolo di sponsor, ma il futuro potrebbe riservare sviluppi interessanti nel rapporto tra il Biscione e il mondo della Formula 1.