
Formula Uno - Screen You Tube Formula 1 - panorama-auto.it
I test pre-stagionali di Formula Uno sono d’aiuto per scuderie e piloti, le monoposto potranno essere perfezionate prima del campionato.
I team sono a lavoro per farsi trovare pronti al primo appuntamento stagionale ufficiale: il GP d’Australia a Melbourne. Il nuovo campionato di Formula Uno inizierà il weekend del 16 marzo non senza novità. Tanti i cambiamenti in griglia di partenza effettuati dalle scuderie protagoniste del circus, il trasferimento più eclatante ha visto il passaggio del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari. Rileva il posto di Carlos Sainz (accasatosi alla Williams) e affianca Charles Leclerc, ormai veterano di Maranello. Il pilota monegasco inizierà la sua settima stagione con il Cavallino Rampante.
La scuderia chiamata a difendere il mondiale costruttori è la McLaren diretta dall’italiano Andrea Stella che – inevitabilmente – partirà con i favori del pronostico anche nel campionato 2025. In prima linea come antagoniste ci sono la Red Bull e la Ferrari, entrambe i team hanno cambiato un pilota nella propria line up. La scuderia di Milton Keynes ha scelto di sostituire l’esperto Sergio Perez con il neozelandese Liam Lawson.
Formula Uno, Andrea Stella sui test in Bahrein
I tre giorni trascorsi a Bahrein ha permesso ai protagonisti della Formula Uno di dare dei primi giudizi sulle monoposto che saranno protagoniste nel 2025. Andrea Stella, volto di punta della McLaren, ha parlato della nuova stagione e della nuova vettura papaya.

Le parole dell’ex ingegnere Ferrari rilasciate a Sky Sport:
“I primi due giorni di test in Bahrain si sono rivelati piuttosto anomali. L’assenza di vento, le temperature insolitamente basse e un livello di grip superiore alla norma, seppur sempre inferiore rispetto ad altri circuiti, hanno reso le condizioni in pista particolari. I tempi sul giro sono stati molto veloci, con una guida apparentemente più “facile” che ha permesso di mettere insieme giri puliti con gomme nuove e di ridurre la degradazione nei long run. Il terzo giorno, però, con condizioni più tipiche del Bahrain, ovvero vento più forte e temperature più alte, le difficoltà sono tornate a farsi sentire. All’epoca eravamo ultimi qui, poi siamo riusciti a vincere il mondiale nel 2024. Non credo che il miglioramento sia dipeso unicamente dal lavoro sulla guidabilità della vettura, ma piuttosto dall’aumento dell’efficienza aerodinamica. La personalità della macchina non è cambiata molto, ma è più veloce perché ha meno resistenza sul dritto e più downforce in curva. Di conseguenza, i commenti dei piloti sono simili a quelli di due anni fa: non abbiamo stravolto la guidabilità, ma piuttosto le forze che agiscono sulla vettura. Radio paddock dice che siamo davanti agli altri? Non riesco a sintonizzarmi. Se ci basassimo sulle ultime gare del 2024, non direi che siamo davanti a tutti. Ad Abu Dhabi, tra McLaren e Ferrari, non c’era grande differenza di prestazione. Abbiamo conquistato il titolo grazie alla nostra costanza, ma le prestazioni sono dipese molto dalle condizioni meteo e dal tipo di circuito. Per restare competitivi, abbiamo dovuto lavorare duramente durante l’inverno, ma vedo che anche gli altri team lo hanno fatto. Non mi aspetto una battaglia ristretta ai soliti quattro top team, ma forse anche a cinque o sei squadre“.
Il dirigente italiano della McLaren si aspetta una sfida molto aperta per il titolo di miglior costruttore nel campionato 2025 di Formula Uno.