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Pericolosità stradale, qual è la città peggiore italiana (www.panorama-auto.it)
La pericolosità stradale in Italia vede protagoniste alcune città forse un po’ sorprendenti: scopriamo quali sono.
Fra i temi su cui tutti quanti noi – cittadini, politici e non solo – dobbiamo cercare di fare il meglio che possiamo c’è sicuramente la sicurezza stradale. Non è mai abbastanza limitata la pericolosità sulle strade, e quindi questo sta a significare che ognuno deve cercare di fare di più in questo 2025, se non altro per renderlo meno pesante dal punto di vista dei feriti e dei decessi nelle strade italiane.
In aiuto viene sicuramente una classifica che si sofferma proprio sulla pericolosità stradale, analizzando le città italiane posizionate in una scala più critica riguardo a questo delicato tema.
Ce n’è una in particolare che ha un po’ sorpreso tantissime persone fra automobilisti e papabili compratori. Cerchiamo di capire di quale località stiamo parlando e in linea generale quali sono le città più pericolose dal punto di vista della viabilità e del rapporto fra i vari utenti della strada.
Pericolosità stradale, la classifica delle città peggiori: una grande sorpresa
Uno studio condotto dall’International Center fors Social Research ha “premiato” Roma fra le tante città italiane, come quella con il più alto indice di pericolosità stradale. Per realizzare questa classifica è stata presa in considerazione la condizione delle strade e il numero di incidenti. L’indicatore di pericolosità pone Roma al primo posto a 450,38; seguono Milano (323,73 e Genova (197,74). La spesa procapite per la manutenzione stradale è di 95 euro per Roma, anche se il record assoluto è detenuto da Venezia: 235,90 €.
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Questo studio importantissimo ha preso in esame 50 città italiane, creando un indicatore di pericolosità stradale basato su due fattori principali: incidentalità ponderata e manutenzione stradale. Il primo rappresenta la somma del tasso di incidentalità di ciascuno dei 9 anni precedenti all’anno di riferimento; il secondo, invece, fa da valore assoluto pari a un terzo della spesa pro capite per ciascun territorio preso in esame.
Quello delle buche non è un problema che riguarda solamente la sicurezza, ma anche l’economia: queste causano danni rilevanti ai veicoli e agli pneumatici. Il Comune di Roma spende ogni anni circa 400 milioni € per la manutenzione stradale, mentre a livello nazionale è stimato che annualmente si verifichino oltre 160.000 incidenti con lesioni a persone, di cui circa 3.000 mortali. Una problematica seria, che quindi va risolta altrettanto seriamente. La speranza è che questi preoccupanti numeri si riducano sempre di più in vista del futuro della viabilità di Roma e non solo.