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Alcuni veicoli possono solo essere definiti…non convenzionali; difficile trovare un altro termine per parlare della moto italiana che andremo a scoprire oggi!
Quando i progettisti si lasciano andare alla fantasia più florida o, per citare un meme popolare su internet, danno “sfogo ai loro pensieri intrusivi”, possiamo trovarci davanti a delle creazioni che sfidano la logica o il buon gusto, a seconda dei casi. La motocicletta di oggi rientra un po’ in entrambe le categorie, anche se va detto che perlomeno, ha un motivo molto preciso alla base della sua concezione.

La casa italiana Made in Liguria Moto Guzzi è nota per i suoi modelli potenti, eleganti ed interpreti dello stile italiano più puro e classico ma non dobbiamo dimenticare che in tempi non lontani, è stata anche produttrice di veicoli per l’esercito italiano. Durante la Seconda Guerra Mondiale le nostre truppe usavano regolarmente mezzi costruiti da questo marchio come la famosa Guzzi Alce per dotare i ricognitori o i Bersaglieri di un mezzo rapido e scattante sul campo di battaglia.
Alcuni mezzi meno popolari e famosi sono nati con scopi bellici ancora più precisi. Per esempio oggi, scopriremo un modello che sicuramente non ha molto a che fare con la V7 ma è comunque un prodotto storico del marchio italiano; andiamo a vedere come è nata, perché è così strana e soprattutto, perché questo veicolo è molto ricercato dai collezionisti tutt’oggi…
Una motocicletta per la montagna!
Se una enduro o una motocross possono sembrare ideali per affrontare le strade sterrate, scoprendo il mezzo che Moto Guzzi ha prodotto nel periodo immediatamente successivo alla Guerra anche questi mezzi sembrano inadatti alla montagna. Negli anni cinquanta, l’esperienza del conflitto aveva ormai insegnato al nostro esercito che servivano mezzi meccanici con cui sostituire i muli che venivano usati per trasportare munizioni e rifornimenti in montagna. Da qui, l’idea del Colonnello Ferruccio Garbari che propose di creare una moto cingolata.

Probabilmente derivata dalla famosa NSU Kettenkrad, la Moto Guzzi Mulo Meccanico è sicuramente la più singolare creazione del marchio italiano. Questo mezzo avrebbe proprio dovuto rimpiazzare i quadrupedi come trasporto in montagna. Dotato di un motore a V che anticipava quelli poi montati sulle famose due ruote del brand italiano, il Mulo Meccanico aveva una cilindrata di 500 cc e poteva montare cingoli posteriori per procedere quasi “in verticale” sulle pareti montuose più ripide.
Diversi test condotti ad altitudini superiori ai 2.500 metri sulle nostre Alpi rivelarono che il prototipo si comportava molto bene. Alla fine però per ragioni probabilmente legate ai costi di produzione in serie, la Mulo Meccanico non venne effettivamente adottata da nessun reparto dell’esercito italiano. Del resto, ad oggi abbiamo gli elicotteri d’assalto, per questo tipo di operazioni. In ogni caso, la Mulo Meccanico resta un orpello molto ricercato dai collezionisti, disposti a pagarla a peso d’oro!