Al di là dei risultati un po’ deludenti, la Red Bull ha confermato di non avere rivali in un preciso aspetto: i numeri sono allucinanti.
Non è stata sicuramente la solita stagione dominante per la Red Bull, ma la scuderia di Milton Keynes è riuscita ad ottenere comunque risultati complessivamente buoni. Helmut Marko aveva dichiarato prima dell’inizio del campionato che tecnici e ingegneri si erano presi un po’ di rischi per questo 2024, nel tentativo di allungare il gap esistente con gli altri team. Se in un primo momento le risposte sono state positive, va riconosciuto che ad un certo punto della stagione c’è stato un calo evidente nelle prestazioni, probabilmente anche per merito degli sviluppi e dei progressi delle altre scuderie.
Max Verstappen è riuscito comunque a tenere testa e a vincere il suo quarto titolo mondiale in carriera, tutti di fila dal 2021 ad oggi. Un dominio incontrastato su pista che tuttavia ha vissuto attimi di incertezza, soprattutto dopo la vittoria di Norris a Zandvoort, in casa sua, che pareva potesse riaprire qualche spiraglio per la lotta al titolo. La crescita della McLaren avrà indubbiamente spinto Max a dare ancora di più per poter blindare il suo primo posto.
Decisamente al di sotto delle aspettative è stata invece la stagione di Sergio Perez, che ha ottenuto i risultati peggiori da quando è alla guida della Red Bull. Lo dicono i suoi numeri: 24 gare, appena 4 volte a podio, nessuna vittoria e neppure una pole position. Anche il piazzamento finale, con l’ottavo posto nella classifica piloti, è stato il peggiore prodotto con la casa di Milton Keynes.
Nel complesso è stata dunque una stagione piuttosto particolare per la Red Bull, che ha dovuto bilanciare risultati buoni e meno buoni. Certamente, in vista della prossima stagione, l’obiettivo della scuderia sarà quello di ridare competitività ad entrambe le macchine. Il terzo posto nella classifica costruttori, alle spalle di McLaren e Ferrari, non sarà stato di sicuro un risultato gradito. Ed il confronto con lo scorso anno è abbastanza impietoso. Verstappen e Perez hanno portato alla Red Bull 589 punti. Un buon risultato, che però è ben al di sotto rispetto agli 860 punti con cui conclusero la stagione 2023, portandosi a casa ovviamente il mondiale.
Se c’è un aspetto in cui però la Red Bull continua a primeggiare quasi incontrastata, quello è sicuramente la rapidità e l’efficienza dei pit stop. Il team si è aggiudicata per la settima stagione consecutiva il premio per miglior consistenza nei pit stop in questo campionato, facendo registrare anche la sosta più veloce di tutto il 2024, con soli 1.90s in Cina. Un record in realtà condiviso con la McLaren, che ha fatto registrare lo stesso tempo in Messico.
Ben sette delle prime dieci soste più rapide della stagione appartengono alla Red Bull. Per quanto riguarda le restanti tre, una appartiene come detto alla McLaren, mentre le altre due sono entrambe della Ferrari. La scuderia di Maranello si piazza al quarto posto, con 1.94s nel gran premio di Miami, e al sesto, con 1.95s in Austria.
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