Finalmente le cose stanno cambiando. Basta prezzi folli per i parcheggi e via ad un sistema basato sul reddito. Meno guadagni, meno paghi!
Parcheggiare nelle zone dove non ci sono posteggi liberi ma soltanto strisce blu che costano una bella cifra è probabilmente una delle maggiori scocciature a cui gli automobilisti italiani vanno incontro e questo soprattutto se un’area simile si trova in un luogo dove parcheggiate per lavoro o faccende non prorogabili ogni giorno. Per fortuna le normative stanno rapidamente cambiando.
Di recente, una misura molto importante è stata presa dalle autorità almeno per tutelare chi non guadagna così tanto da potersi permettere di spendere troppo per parcheggiare; per il momento si tratta ancora di un esperimento, una sorta di test collettivo che però potrebbe essere presto esteso ad altre zone e, perché no, ad altre nazioni che fanno parte dell’Unione Europea.
L’esperimento è nato per tutelare le persone che hanno un reddito molto basso e che magari abitano in un’area popolare ma per lavoro sono obbligati a prendere l’auto e recarsi magari in centro dove i parcheggi si pagano. E si pagano anche cari, se consideriamo che – per esempio – nel nostro paese un automobilista spende dai 70 ai 220 euro l’anno per posteggiare la macchina.
Costi bassi e tanto parcheggio
La misura purtroppo non è stata adottata in Italia bensì nella vicina Francia che potrebbe quindi costituire un precedente importante, convincendo anche il nostro Governo a sperimentarla: tutto è nato nei comuni di Nantes, Lille, Rennes e Chambéry dove l’amministrazione del Comune ha scelto di abbassare il costo dei parcheggi in base al reddito del guidatore.
La misura non prevede costi aggiuntivi per chi ha un reddito molto alto ma solo una discesa del costo che può andare dal 30% al 90% per chi non ha un guadagno particolarmente alto, variabile a seconda del comune che prendiamo in esame. Un esempio? Nel Comune di Nantes una persona che vive in una casa popolare spende cinque centesimi al giorno per i parcheggi pubblici, equivalente di circa 18 euro l’anno.
Non sarebbe per niente male se una misura simile fosse adottata anche nel nostro paese, specie in molte località turistiche che sembrano apparentemente sfruttare il costo dei parcheggi per fare cassa durante l’estate a discapito dei visitatori. Almeno quelli che non hanno esattamente i milioni in banca, beneficerebbero sicuramente di una riduzione analoga.