
Patente auto, origini e storia (www.panorama-auto.it)
Sapete quando è stata assegnata la prima patente? Parliamo davvero di molti anni fa, ecco quando è successo.
Nel 2025 diamo per scontata la patente di guida, che non è una formalità ma certamente si tratta di un documento che finisce nelle mani di tantissimi cittadini e tantissime cittadine.
Che sia per un’automobile o per qualche altro mezzo di trasporto, sono davvero tante le persone che ne hanno una. C’è stato un tempo, però, in cui era un evento unico e per pochi. Specialmente perché in passato le automobili costavano davvero tantissimo, ed erano un lusso vero e proprio.
Considerando ciò, è interessante ricordare quando sono state assegnate le prime patenti in assoluto, e anche chi è stato il primo cittadino italiano e la prima cittadina italiana ad ottenere la patente. Non ci resta altro da fare che scoprire tutti questi interessanti dettagli e particolari di un passato molto lontano ma che in un certo senso ci appartiene eccome.
Patente, ecco quando è stata assegnata la prima: non c’èra neanche la 500
I primi Stati in assoluto a richiedere la patente di guida, sono stati Francia e Prussia. Una svolta straordinaria, anche considerando quanto effettivamente è stata importante ai fini dello sviluppo del settore motoristico tutto l’assegnazione di una patente. In Francia il primo permesso è stato rilasciato nel 1883 a Léon Serpollet, che venne autorizzato a condurre un triciclo a vapore da lui costruito (uno dei pionieri dell’automobile). In Prussia, invece, la prima venne rilasciata nel 1888. E in Italia? Il primo regolamento di guida che riguarda il nostro Paese è stato realizzato nel 1901.

Per quanto riguarda la disposizione sulle circolazioni delle automobili, prevedeva che il futuro guidatore doveva presentare domanda al Prefetto della provincia di residenza, avere la maggiore età e sostenere una prova pratica, se desiderava ottenere il permesso di guida. Valutare la prova decisiva era un compito assegnato al Genio Civile; il candidato era chiamato a mostrare abilità nelle corse di esperimento e manovre degli apparecchi. Senza dimenticare, poi, che era provvisto di un libretto sul quale annotare le eventuali contravvenzioni. I primi italiani a ottenere la patente furono i seguenti; Bartolomeo Tonietto, chauffeur di casa Savoia, e Francesca Mancusio.
Il primo la conseguì nel 1901, mentre la seconda si assicurò l’idoneità a guidare auto dotate di motore a scoppi nel 1913. Parliamo di oltre un secolo fa, quando la vera e propria rivoluzione delle quattro ruote doveva ancora avvenire e molte cose dal valore storico straordinario non erano ancora accadute. Un’altra epoca, un altro mondo, un’altra Italia e tutta un’altra patente (e patentati).