Ancora una volta, il binomio anziani-automobile sembra essere incompatibile. Lo ha detto la scienza: a questa età bisogna smettere di guidare.
Quante volte nel traffico vi siete trovati davanti un automobilista molto lento che intralciava la circolazione…e quante volte quell’automobilista si è rivelato essere il classico, simpatico quanto fastidioso “nonnetto col cappello”? Una persona con tanti anni sulle spalle ha tutto il diritto di guidare e di farlo con i suoi tempi, con calma e senza sentirsi a disagio per questo. Tuttavia, c’è un vero elefante nella stanza che non si può ignorare quando si parla di anziani al volante…
L’età è una brutta bestia e l’essere umano, almeno finché qualche ricercatore non troverà l’elisir della giovinezza in futuro rimane una macchina che piano piano, perde i riflessi, la velocità e l’agilità che ha nei primi venti-trent’anni della sua vita. Brutto da dire ma purtroppo è così. Per questa ragione, molti esperti si chiedono quanto sia sicuro che un anziano continui a guidare oltre una certa età.
Nel nostro paese questa è una questione di pressante importanza considerando che il 13% dei guidatori sono over 65 e di questi, ben 60mila hanno più di novant’anni. Numeri che sono in crescita, con la longevità che avanza. Ma sono davvero idonei alla guida secondo la scienza? In questi mesi, è uscita una interessante ricerca che ci potrebbe dare qualche dato in più a riguardo.
Quando smettere di guidare
Ci sono due fonti autorevoli a cui possiamo affidarci per capire fino a che età sia legittimo guidare. La prima è la legge italiana che prevede un rinnovo della patente con annessa visita ogni 5 anni dopo aver compiuto le 65 primavere. La seconda è, però, la scienza: sono state condotte tante ricerche su quale sia l’età in cui il declino fisico inizia a diventare preponderante al punto da renderci un pericolo alla guida.
La Spagna, altro paese con misure molto simili alle nostre, ha recentemente diffuso uno studio della Fundaciòn Mapfre sulla sicurezza in strada legata all’età dei conducenti. Stando ai dati raccolti, l’età in cui gli automobilisti iniziano davvero a sentirsi meno attenti, sicuri di se e soprattutto a vedere i propri riflessi calare vertiginosamente è quella dei 75 anni: almeno in via teorica, quindi, levare la patente a tutte le persone sopra questa età sembrerebbe la soluzione migliore per la sicurezza.
Attenzione però a trarre conclusioni affrettate: sempre in Spagna, la maggior parte degli incidenti stradali hanno come protagoniste persone tra i 18 ed i 25 anni che magari sottovalutano il pericolo, sopravvalutano i propri riflessi alla guida o bevono e si drogano prima di guidare, cosa che un anziano farebbe difficilmente. In ogni caso, la maggior parte delle persone di 75 anni considerate nello studio hanno avuto motivi molto seri per lasciare il volante di loro spontanea volontà.
Il 41% hanno infatti abbandonato il volante per patologie fisiche, il 36% per problemi cognitivi, il 32% hanno deciso che guidare l’auto era troppo faticoso e stressante ed il 23% soffrivano addirittura di demenza senile; insomma, che l’età sia un fattore importante per decidere se continuare a guidare o meno siamo tuti d’accordo. Va però considerato che ogni individuo è diverso e che, fortunatamente, molti di noi possono sperare di invecchiare in modo molto migliore di altri, se fanno una vita sana.