Max Verstappen torna a parlare della linea rigida imposta dalla FIA sul linguaggio in pista e lancia una provocazione.
Quella appena trascorsa è stata una stagione piuttosto travagliata per Max Verstappen, tanto in pista, quanto fuori. Rispetto al passato, il pilota olandese ha dovuto tener duro fino alla fine della stagione per poter portare a casa il suo quarto titolo mondiale consecutivo. Non sono mancati i momenti di difficoltà, soprattutto nella fase centrale del campionato, ma la risposta è stata da grande campione e, alla fine, è riuscito a blindare, ancora una volta, il primo posto in classifica.
È stata una stagione movimentata per Verstappen anche lontano dall’asfalto. Ha fatto sicuramente discutere la decisione della FIA di lasciare impunito il pilota dopo il duro attacco nei confronti dei commissari di gara dell’ultimo gran premio della stagione ad Abu Dhabi. L’olandese si era reso protagonista del contatto alla prima curva che aveva causato il testacoda con Oscar Piastri. Una manovra imprudente per i giudici, che dopo un’attenta investigazione hanno deciso di assegnare al quattro volte campione del mondo una penalità di 10 secondi da scontare in gara.
Verstappen non ci sta e controbatte alla FIA
La comunicazione via radio aveva fatto decisamente infuriare Verstappen, che aveva risposto con piccato sarcasmo: “Solo 10? Possiamo chiedere 20 secondi? Stupidi idioti!“. Tutti si aspettavano un possibile supplemento di indagine e un’ulteriore sanzione per il pilota. Invece, a sorpresa, la FIA ha soprasseduto, ha chiuso un occhio e ha archiviato la questione con un nulla di fatto.
Non la prima volta per Max Verstappen, che poco prima era stato sanzionato per aver utilizzato un linguaggio inadatto sia nei team radio che in conferenza stampa durante il weekend di Singapore. In quell’occasione la FIA aveva deciso di mantenere la linea dura e condannare l’olandese ad un lavoro di impegno sociale nel corso delle giornate in Ruanda per la cerimonia di fine anno.
Intervistato ai microfoni del media olandese Viaplay, Verstappen è tornato a contestare la rigidità della linea imposta e adottata dalla FIA nel corso dell’ultima stagione in tema di linguaggio: “Capisco che non si possa parlare in un certo modo in una conferenza stampa, ma quel tipo di linguaggio è naturale. È parte di come siamo cresciuti, anche chi impone queste regole lo sa bene. Ovviamente bisogna fare attenzione a ciò che si dice, ma essere puniti come se si fosse all’asilo è esagerato. Mi chiedo quale sia il vero obiettivo di queste regole”.