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Volkswagen Porsche 914 2.0 (1972), da snobbata a rivalutata

La Volkswagen Porsche 914 2.0, lanciata nel 1972, è una spider nata dalla collaborazione tra Volkswagen e Porsche. A lungo considerata una “Porsche dei poveri” o una “Volkswagen dei ricchi”, inizialmente venne snobbata dagli appassionati Porsche, nonostante le sue qualità. Negli ultimi anni, però, la 914 ha guadagnato nuova attenzione, diventando un oggetto di desiderio per collezionisti. Questa vettura rappresenta un’opzione accessibile per entrare nel mondo delle sportive tedesche, con un prezzo intorno ai 10.000 euro, coniugando fascino e comfort.

Design e caratteristiche

La 914 è una spider, ma ciò che la distingue è la sua configurazione targa, caratterizzata da un roll-bar fisso. Questa scelta progettuale non solo conferisce alla vettura un aspetto distintivo, ma migliora anche la sicurezza e la rigidità del telaio. L’abitacolo è progettato per ospitare due passeggeri, offrendo un comfort notevole per un’auto di questo tipo. Un’altra peculiarità della 914 è la sua configurazione del motore: il motore è posizionato in modo centrale, il che assicura una distribuzione equilibrata del peso, ma richiede anche una gestione attenta della temperatura, poiché tende a surriscaldarsi facilmente.

Il modello 2.0 è caratterizzato da un design accattivante con fari a scomparsa e una linea che, sebbene datata, continua a esercitare un certo fascino. Le finiture interne sono di alta qualità, con materiali che, sebbene possano mostrare segni d’usura nel tempo, mantengono un aspetto elegante. La 914 è più una vettura confortevole che sportiva, ma nonostante ciò, offre un’ottima elasticità ai bassi regimi. La spinta diventa interessante già a partire da 3.500 giri, rendendola adatta sia per la guida cittadina che per le scorribande su strada.

Sotto il cofano, la Volkswagen Porsche 914 2.0 è equipaggiata con un motore boxer a quattro cilindri che eroga 100 CV. Questo propulsore, derivato dalla Volkswagen 412, consente alla vettura di raggiungere una velocità massima di 190 km/h, con un consumo di carburante che si aggira attorno ai 9 litri ogni 100 km. Le sospensioni a quattro ruote indipendenti e il cambio a cinque marce contribuiscono a un’esperienza di guida piacevole e dinamica, sebbene il cambio stesso sia considerato uno degli aspetti meno convincenti della vettura.

Il sistema frenante è composto da quattro freni a disco, che garantiscono un’ottima potenza di arresto. Tuttavia, i potenziali acquirenti devono essere consapevoli di alcuni difetti comuni, come il rischio di ruggine nei longheroni e nel vano motore. La manutenzione è fondamentale per preservare l’integrità della vettura, e si consiglia di effettuare controlli regolari e cambi d’olio ogni 10.000 km.

Quotazioni e mercato

Negli ultimi anni, le quotazioni della Volkswagen Porsche 914 hanno cominciato a salire, ma rimangono comunque accessibili per molti. Con un prezzo che parte da circa 8.000 euro, è possibile trovare esemplari in buone condizioni. Tuttavia, il mercato è influenzato dalla percezione che la 914 non sia una vera Porsche, a causa delle sue origini Volkswagen. Questa reputazione ha contribuito a mantenere i prezzi relativamente bassi, specialmente rispetto ad altri modelli Porsche più iconici.

Le auto d’epoca come la 914 possono rappresentare un ottimo investimento, ma per gli appassionati che cercano un modello con maggiori prospettive di rivalutazione, è consigliato orientarsi verso la 914/6, prodotta dal 1969 al 1972. Questo modello è equipaggiato con un motore Porsche a sei cilindri e ha già visto un aumento significativo delle quotazioni nel mercato delle auto d’epoca.

In conclusione, la Volkswagen Porsche 914 2.0 del 1972, pur essendo stata a lungo sottovalutata, sta finalmente ottenendo il riconoscimento che merita. La sua combinazione di comfort, prestazioni e accessibilità la rende una scelta interessante per chi desidera entrare nel mondo delle auto sportive, mentre la sua storia unica e il design affascinante continuano a catturare l’attenzione di collezionisti e appassionati.

 

Redazione

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